New Universal – Tutto divenne bianco

Era il lontano 1986 e io ero piccina piccina quando alla Marvel l’allora capoccia Jim Shooter si inventava, insieme ad un tizio che si chiamava come l’assistente di Nero Wolf, un altro espediente per avvicinare alla Casa delle Idee un pubblico di neofiti sempre più intimiditi dalla già gigantesca continuity. Questa nuova creazione si chiamava […]

Era il lontano 1986 e io ero piccina piccina quando alla Marvel l’allora capoccia Jim Shooter si inventava, insieme ad un tizio che si chiamava come l’assistente di Nero Wolf, un altro espediente per avvicinare alla Casa delle Idee un pubblico di neofiti sempre più intimiditi dalla già gigantesca continuity. Questa nuova creazione si chiamava New Universe ed era qualcosa di mai tentato prima: un universo creato a tavolino, con regole precise e infrangibili, e non in balia dei capricci di autori più o meno in grado di orchestrare grandi eventi e sconvolgimenti come invece era ed è l’universo Marvel principale.
Ora, a vent’anni da quel grandioso esperimento che, ahinoi, non ebbe molto successo, i tempi sono maturi per una riscrittura, che viene affidata alle sapienti mani di Warren Ellis. Nasce così questo New Universal. Benvenuti in un mondo in cui gli Stati Uniti si sono chiusi a riccio in una politica isolazionista e l’Unione Sovietica è crollata anzitempo, lasciando in eredità la leadership delle ricerche spaziali all’astro nascente cinese. Un mondo in cui le Torri Gemelle di Manhattan sono ancora in piedi e Paul McCartney è morto al posto di John Lennon. Un mondo in cui, come nel New Universe originario, ad un certo punto ha luogo l’Evento Bianco, un fenomeno cosmico sconosciuto e inaspettato che tinge il cielo di bianco e conferisce ad un numero finito di persone un numero finito di poteri, ciascuno con la propria caratteristica e il proprio ruolo in un grande disegno di protezione del pianeta. Questi «quattro agenti» sono:

  1. Justice, il giustiziere, l’«uomo che brucia»: può vedere le colpe delle persone (sì, come il Ghost Rider) e ha poteri di tipo telecinetico (lame e schermi, come Psylocke). Era John Tensen, poliziotto di New York. E Larroca lo disegna come il Bruce Willis di Sin City (ma ci arrivo più avanti).
  2. Nightmask, la «ragazza attraverso cui il piano wakan fluisce come acqua»: si muove nello spazio dei sogni, il superflusso, può entrare ed uscire dove crede (una sorta di telecinesi), può esplorare i sogni altrui. Era Izanami Randall, e ora ha una luna luminosa su metà del viso.
  3. Cypher, la «donna in comunione con questa terra di macchine ed elettricità»: come la Sage degli X-men, vede la realtà attraverso uno schermo di analisi, individuando gli oggetti elettronici e leggendoli, oltre che isolando gli eventuali guasti. Era Jennifer Swann, responsabile di un progetto di ricerca su una sorta di sentinella in grado di uccidere i superumani. E Larroca la disegna come Angelina Jolie.
  4. Star Brand, il più potente, il «ragazzo che vive nel cielo»: ha impressa sulla mano una stella luminosa e ha un’altra forma di telecinesi, che lo rende invulnerabile, incredibilmente forte e capace di rilasciare grandi esplosioni di energia. Era Kenneth Connell, e Larroca lo disegna come Josh Holloway, il Sawyer della serie televisiva Lost.

Al di sopra di tutti loro, lo sciamano pellerossa nonché agente della CIA Emmett Proudhawk, cui viene comunicato che deve essere la guida, il dottore di questi quattro agenti.

Che dire? La storia è molto ben costruita, con un ritmo di narrazione che qualcuno ha definito "decompresso" ma che io trovo ottimo: maturo, con i giusti tempi per delineare eventi di grande portata come l’Evento Bianco. La voce fuori campo, assente, è sostituita da un box tecnico di scansione del tempo o di elenco degli eventi rilevanti. Di grande impatto, intrigante, avvincente.
Che dire invece dei disegni? Larroca è stato a lungo il mio disegnatore preferito, soprattutto durante il periodo "non inchiostrato" di X-treme X-men, in cui in coppia con Claremont ha forse dato il suo meglio. Apprezzo moltissimo anche il suo percorso di continua ricerca, ma questa volta seguendo il metodo del sublime Greg Land ha raggiunto un risultato che non ho trovato di mio gradimento. Provo a spiegarmi. Anche Land prende spunto, ricopia spesso al millimetro fotografie e disegni che trova d’ispirazione. E tuttavia il suo stile morbido e liquido riesce a trasportare tutto su un’unico piano e a filtrarlo così, se anche alle volte i personaggi arrivano ad avere tratti facciali differenti, si è sempre immersi in un’atmosfera dal taglio preciso. Larroca sceglie di utilizzare sempre gli stessi attori per gli stessi personaggi, e filtra le fografie con uno stile e con un tratto più invasivi. Tuttavia è fastidioso avere un personaggio in bianco e nero in un contesto a colori (Justice – Willis) o un altro a tinte brillanti da serie tv (Starbrand – Holloway) o ancora un personaggio con diversi toni di espressione e assetti del viso perché tratto da immagini della stessa attrice ma in film diversi (Cypher – Jolie). Se lo stacco tra questi personaggi e gli altri potrebbe essere una scelta rivoluzionaria e apprezzabile laddove intendesse sottolineare la loro natura "speciale", in questo caso sembra che personaggi minori non siano tratti da fotografie per indisponibilità delle stesse e stonano orribilmente con gli altri, disegnati da Larroca alla vecchia maniera. Anche gli sfondi continuano ad essere disegnati tradizionalmente, e con i personaggi fotografici in primo piano fanno un poco apprezzabile effetto Bonanza. Insomma, trovo che Larroca debba esercitarsi ancora se intende seguire le orme di Land…

In ogni caso, un volume decisamente imperdibile in attesa del secondo.

20 Comments

  1. Foisse nella Marvel Italia ti assumerei seduta stante: riusciresti a convincer anche delle monache di clausura a comprar fumetti. Grande Shelidon, che nei mesi mi sta facendo rinascer la passione per i comics!!! Adorotti!

  2. Si legge “Fuàs”? :-p

    Grazie, troppo buono. Questo merita davvero, soprattutto per chi sta apprezzando la serie Heroes, che in buona parte si ispira a storie supereroistiche atipiche come questa.

  3. New Universal mi è veramente piaciuto. La storia è bella…ed Ellis è sempre un bravo scrittore. A me il tratto di Larroca è piaciuto molto…poi ha messo in mezzo pure James Cromwell,uno dei miei attori preferiti… :P credo che dovremo aspettare per il continuo! :D

    X-Bye

    p.s.:sei veramente brava a scrivere le recensioni sui fumetti! ti dovrebbero prendere alla Panini… :D

  4. Concordo pienamente col Conte!Io lo avevo evito e ora corro ai ripari!

    Ma già ti abbiamo detto quanto sia importante il tuo lavoro di divulgazione!

    io davvero non ne faccio a meno!

  5. Adulatori…

    ImpBianco, è proprio vero: Ellis è un bravissimo autore. Lunga vita alla scuola britannica.

    Damiani, devi leggerlo, soprattutto alla luce dei tuoi apprezzamenti su Heroes. Ti piacerà. Almeno spero.

  6. L’ho sfogliato, ma i disegni e i colori non mi hanno convinta a pieno, soprattutto questi ultimi che, a dirla tutta, mi hanno fatto davvero schifo. E’ destino che il lato grafico debba sempre frapporsi fra me e Gaiman.

  7. A me è piaciuto…certo non vado pazzo per i disegni di Romita Jr…

    X-Bye

    p.s.:non ti preoccupare,io non ti crocifiggerò per non aver comprato gli Eterni…. :D

  8. @ ImpBianco, è che JRJ per molti è un mostro sacro e criticarlo significa tirarsi dietro le maledizioni di tutti i suoi fan. Un po’ come dire che gli emo non esistono o che l’ultimo Harry Potter fa schifo…

    @ SpiderCi: No, no, no, niente scuse e al diavolo gli arretrati: lo DEVI leggere. *__^

    Merita davvero.

    @ Njord: più che lato oscuro, direi che Justice parte sbroccando. Vedremo un po’ se si riprenderà. Certo è diverso dal personaggio del New Universe originale.

    @ Heraclitus: curiosa di sapere cosa ne pensi dei disegni, oltre che della storia.

    @ Rae: a ciascuno il suo, io mi sono persa parecchi fumetti *__^

  9. Comprato Eterni; e ora via a leggere L’Uomo Ragno. Vai con le tele, swish.

    Ti piace Ellis eh? Uno dei suoi migliori fumetti, a mon avis, è fell, poliziotto duro e incorruttibile in una citta maledetta. Lettura folgorante, da provare… Ma basta là, chè non è la prima volta che ne parlo qui.

    saludos

    ilcavalierelettrico

  10. @ Heraclitus: mi raccomando, fammi sapere come va a Lucca. Io la salto anche quest’anno, temo…

    @ Cavaliere: sto cercando di mettere le mani sul primo Fell, ma in fumetteria è esaurito. Ho il secondo ma ovviamente sto aspettando per iniziare a leggerlo…

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