Lavorare di più con le mappe in Revit (e Dynamo)

Nell’ultimo episodio di questa serie invernale dedicata a Dynamo per la gestione del territorio in Revit, dopo i dwg, i punti, le coordinate e il materiale cartografico, proviamo a gestire il materiale vettoriale che ci viene dai servizi topografici “open”. Tra shapefile, xml e banane, il discorso sarebbe lungo. Per il momento diamo solo un’occhiata […]

Nell’ultimo episodio di questa serie invernale dedicata a Dynamo per la gestione del territorio in Revit, dopo i dwg, i punti, le coordinate e il materiale cartografico, proviamo a gestire il materiale vettoriale che ci viene dai servizi topografici “open”. Tra shapefile, xml e banane, il discorso sarebbe lungo. Per il momento diamo solo un’occhiata a Dynamaps e vediamo se ci sarà modo di espandere il discorso anche a qualcos’altro.

1. DynaMaps

Uno tra i package più popolari per creare il collegamento tra Revit e mappe open source (Open Street Map, in questo caso) è DynaMaps, sviluppato da Mostafa El Ayoubi. Si installa come un normale package ma, una volta installato, non solo si posiziona tra gli Add-ons: aggiunge una voce nel menu View. Sarà la prima voce con cui interagire per inserire il contesto in Revit.

Dal menu View, si apre quindi la prima parte dell’interfaccia che richiede di posizionarsi e crea il collegamento con Open Street Map.

Dato che il progetto dovrebbe essere georeferenziato, non dovrebbero esserci problemi a scegliere l’opzione Take Me To Project Site Coordinates, giusto? Il pulsante fornisce addirittura un piccolo reminder su dove si trova la Location del progetto e come si imposta, ma il buon Mostafa sa benissimo, esattamente come lo so io, che il vostro progetto non è georeferenziato. Perché i migliori tra noi impostano le coordinate del Survey Point, ma la Location sfugge spesso (e anche molto volentieri).

Attenzione, perché se pensate di avere georeferenziato e vi trovate in un simpatico svincolo tra la Route 96, la Yankee Division Highway e Trapelo Road, poco fuori Boston, ho cattive notizie per voi.
E, ad ulteriore dimostrazione di quanto poco viene normalmente curato quell’aspetto, qualcuno ha recentemente verificato che il dataset base di Revit si trova nel mezzo di un cimitero nel Massachusetts.

«If technological innovation is a matter of life or death, the Revit house’s uncanny geolocation on a cemetery and crematory in Braintree, Massachusetts, presents a potentially grave site upon which to ruminate where we might be going with the politics of architectural modeling, and the heterotopias they co-produce.»
Amelyn Ng

Quando modelliamo senza cambiare la Location, c’è un’ottima possibilità che stiamo tutti modellando in testa a questa piccola stazione di ricarica per veicoli elettrici a Waltham, sempre nel Massachussets.

Tutti i modelli che create senza template finiscono a 1560 Trapelo Rd, Waltham, Massachussets.

Si tratta di una zona con un edificio, parcheggi, diverse strade che si incrociano. Ha alberi e persino uno specchio d’acqua lì vicino. Per questa dimostrazione mi potrebbe persino andare bene. Diamo a questa stazione il suo piccolo momento di gloria. Per iniziare a lavorare, abbiamo bisogno di fare altre due cose: regolare la densità di dettaglio di ciò che vogliamo importare (sarà necessario fare un paio di prove) e premere il pulsante magico. Il pulsante magico è sempre quello con il punto esclamativo. E, come tutti i pulsanti con il punto esclamativo, ci sono ottime probabilità che crashi.

Per citare Dieter Vermuellen… “This will probably crash”.

Importante ricordare che l’estensione di ciò che verrà importato in Dynamo equivale alla finestra di anteprima, quindi per ottenere di più (o di meno) bisogna lavorare di zoom. Se avete bisogno di assistenza, gli esperti di AutoCAD sono generalmente cinture nere di ZoomIn – ZoomOut.

Non otterrete alcun feedback positivo, una volta che il push sarà terminato. Il vostro feedback positivo sarà l’assenza di feedback negativo: se Dynamo è ancora aperto, significa che è andato tutto bene.

A questo punto, i primi nodi che ci occorrono sono quelli che richiamano il collegamento: la sezione viene chiamata “Live” perché è molto figo. Come abbiamo visto, non è corretto: l’altra finestra parlava di push, quindi uno dei due sta mentendo.

Se stiamo lavorando con un contesto, c’è un’ottima possibilità che sia necessario aggiustare il geometry working range di Dynamo e quindi vale la pena di farlo subito: si trova sotto a Setting e ci consente di processare dimensioni più o meno grandi a seconda delle necessità. Io abbondo, come avrebbe detto Totò.

1. Strade

Dato che abbiamo un po’ di grovigli di viabilità, in quella zona, vediamo un po’ cosa riusciamo a fare con le strade e il primo nodo che ci occorre, quindi, è l’unico che nella sezione Live lavora con le strade: RoadsAsPolycurves. Il nodo consente di selezionare tramite layer la tipologia di strada che si desidera importare. Sconsiglio di eccitarsi troppo perché, come vedremo, spesso ciò che si riesce ad importare è a malapena il tracciato. Questo non dipende dal nodo: dipende dal database di riferimento.

Come dicevo, non è il caso di eccitarsi troppo. Nel caso del nostro centro di ricarica, ecco ciò che riusciamo a ottenere dal database.

it’s like ten thousand spoons
when all you need is a knife

Le due linee centrali, che tracciano Yankee Division Highway, si trovano sul layer motorway, una buona parte dello svincolo si trova su motorway_link, qualche accesso alle proprietà private si trova su residential mentre il tracciato di Trapelo Road si trova su secondary, con gli svincoli in secondary_link.

Un saluto a tutti gli amici di Trapelo Road.

A questo punto avete due opzioni davanti a voi: trattare le strade come normali polilinee, e vedervela da soli, oppure utilizzare il nodo nativo di Dynamaps RoadsAsSurface, che cercherà di creare un offset delle polilinee e di congiungerle con una superficie.

Attenzione, perché potreste ricevere un warning che parla della direzione delle polilinee: per qualche motivo, alcune delle linee vengono importate con sistema di riferimento ruotato di 90 gradi e, quindi, cercano di effettuare l’offset verso l’alto e verso il basso, anzichè verso destra e verso sinistra.

 

Se tutto è andato bene, potete procedere a proiettare le strade sulla topografia. Ma non avete la topografia, quindi vediamo come importarla.

2. Topografia

Niente di troppo complicato, anzi, forse la parte più semplice tra quelle offerte da Dynamaps.

Se tutto è andato come dovrebbe, quella Topsurface potrà essere usata come input per una pluralità di nodi, incluso quello di creazione effettiva della topografia ma, soprattutto, come input di tutti quei nodi che ci consentiranno di adattare strade, edifici e alberi alla superficie topigrafica, anziché lasciarli annegare in mezzo metro di terra.

3. Edifici

La stessa cosa è valida anche per gli edifici, che possono essere importati come solidi oppure come polilinea del footprint. Per quanto noi si possa avere una polilinea in Revit, chiaramente.

Questo nodo risente pesantemente dell’impostazione Topo Density cui accennavo poco fa. La densità impostata più o meno alta farà la differenza tra il vedere e il non vedere alcuni edifici. Provare per credere.

Questo è il nodo migliore se volete gestire voi i profili. Se volete continuare a usare Dynamaps consiglio BuildingFootPrintSurfaces, che restituisce sia il footprint come superficie che il dato relativo all’altezza (a patto naturalmente che sia disponibile su OpenStreetMap nella zona che state interrogando, cosa sulla quale vi invito a non avere troppe aspettative).

Se avete usato quel nodo, potete agganciarvi direttamente con le FootPrint Surfaces a ProjectBuildingsOnTopo.

L’alternativa è un nodo leggermente più complesso, RevitBuildings, che creerà dei solidi (directshape) nella categoria specificata, proiettate o meno sulla toposurface e provvisti, o meno, di un buildingpad. Non è un brutto nodo per generare solo i buildingpad e cancellare tutto il resto.

4. Alberi

Se avete il pollice verde, a questo puntod della faccenda potete anche piantumare. Il nodo giardiniere è TreePoints, che vi restituisce i punti di inserimento.

Una volta ricavati i punti, il nodo Dynamaps non è nulla di diverso da PlaceFamilybyPoint. Solo che ha un alberello disegnato.

Attenzione perché c’è caso che anche questi punti abbiano sistemi di coordinate buffi, e che quindi vi troviate a piantumare in orizzontale oppure dall’alto verso il basso come personaggi di Lews Carroll. Inoltre, i punti non sono proiettati sulla topografia. Possiamo risolvere entrambi i problemi ignorando i punti che otteniamo da Dynamaps e usando Point.Project per proiettarli sulla geometria di base della topografia lungo il vettore dell’asse z.

Buon divertimento.

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