Vichinghi che costruiscono piramidi e Atlantidei che scoprono l’America

…o forse era il contrario? Fatto sta che oggi, piagata da dolori fisici di natura prettamente femminile e avendo esaurito tutti i fumetti nuovi, non avendo voglia di continuare a leggere e non trovando da nessuna parte la forza di recensire Annihilation Conquest #3, ho fatto ciò che nessuno dovrebbe mai fare e ho visto […]

…o forse era il contrario?
Fatto sta che oggi, piagata da dolori fisici di natura prettamente femminile e avendo esaurito tutti i fumetti nuovi, non avendo voglia di continuare a leggere e non trovando da nessuna parte la forza di recensire Annihilation Conquest #3, ho fatto ciò che nessuno dovrebbe mai fare e ho visto ben due film. Di fila. Uno dopo l’altro. E ora vi parlo del primo, perché non mi pare giusto che debba soffrire solo io.

Lo so, lo so, non dite niente. Dopo aver visto un film con questa locandina non avrei il diritto di lamentarmi.
Ora, dal regista di Indipendence Day e, soprattutto, The Day After Tomorrow mi aspettavo immonde zozzerie. Come, del resto, aspettarsi qualcosa di diverso da un film con questo trailer, in cui l’amore la morte e la dannazione la fanno da padroni? Come non aspettarsi qualcosa che facesse impallidire qualunque stronzata avesse mai calcato il grande schermo, da un film con i mammut, i dinosauri e le piramidi? Ebbene, da questo punto di vista 10.000 a.C. è un film che non delude affatto. Come potrebbe? Un cast del genere non s’è mai visto, nel senso che la maggior parte degli “attori” viene da film improbabili o da degni padri di questa puttanata: Camilla Belle, la “ragazza con gli occhi azzurri”, è reduce da Jurassic Park e Walker Texas Ranger; Steven Strait, il prode protagonista, era in The Covenant; Cliff Curtis, l’uomo dalla lunga lancia bianca e dio ce ne scampi e liberi, era in The Fountain; Joel Virgel, Grande Uomo Nero Che Combatte Con Lunga Lancia, a recitato in questo film e in uno dei Flintstones e basta (giuro); il cattivo di turno, ovviamente dai tratti più arabi degli altri, basta guadarlo in faccia, mentre il suo compare ha una lunghissima carriera di “uomo numero tre”, “terrorista con pistola” e “guardia turca”. Inoltre, dopo aver visto Le Cronache di Narnia in italiano, chi mai sarebbe attratto da un film che ha Omar Shariff come narratore (anche se da noi è stato fortunatamente ridoppiato)?Ma bando alle ciance, che leggo nei vostri occhietti la vorace curiosità di sapere di che cosa parla questo film.
Quando ero piccina, nell’antologia delle elementari c’era un brano che… oh, aspettate un momento, prima devo fare una premessa. Avete presente le antologie delle elementari, no? Quelle raccolte di brani pescati più o meno a caso da libri scelti da luminari della pedagogia, quella selezione di letture che ti fanno nascere curiosità riguardo ad un libro ma un libro che poi nessuno ti comprerà mai perché non è per bambini? Ecco, nella mia antologia io avevo cose come il finale del Profumo di Suskind, cosa che ho capito solo anni dopo quando, per motivi del tutto slegati dalla curiosità infantile (o forse no?) ho letto lo stesso libro. E avevo anche un pezzo di un libro di cui ho faticato a rintracciare le coordinate quando questo film me l’ha fatto tornare in mente. Si trattava di un pezzo da Ayla figlia della terra, di Jean Auel, che non ho naturalmente mai più letto. Ecco come l’Internet Bookshop riassume il libro: «Un devastante terremoto ha lasciato la giovane Ayla sola, ferita e sperduta in una terra selvaggia e popolata da animali ostili. Raccolta e cresciuta dal Clan dell’Orso delle Caverne, ben presto Ayla si distingue per la sua diversità: è alta, bionda, con gli occhi azzurri e, soprattutto, è intelligente. Lo scontro con i paurosi e retrogradi Testapiatta del Clan è inevitabile. Ma in Ayla gli altri riconoscono la donna prescelta dal destino, l’eroina che li guiderà nella lotta per la sopravvivenza, perché nel suo sangue scorre il futuro dell’umanità». Ora, io di ambientato nella preistoria ho letto solo Il più grande uomo scimmia del Pleistocene, sempre se si esclude l’intervista impossibile all’Uomo di Neanderthal (ehi, non credereste mai chi l’aveva scritta, quindi vedete di non ridere). Non posso quindi considerarmi un’esperta di narrativa dell’età della pietra. Però so una cosa: spesso, quando si fa del fantasy o della fantascienza (cosa che si fa per forza quando si ambienta una storia in un periodo di cui non si sa nulla o su cui si decide di ricamare molto con la fantasia) è per dire qualcosa, attraverso il filtro del mondo secondario, sul mondo primario. Peccato che, a quanto pare, ciò che si ha da dire sembra essere un pacchetto delle solite banalità. E che cosa c’è di banale in questo film? Beh, innanzitutto c’è la profezia. La sceneggiatura, chiaramente ispirata a Giovanni Storti, ci mostra il grande Pdor, figlio di C’mer, per cui il destino ha in serbo un grande futuro oltre, naturalmente, alla fanciulla dai capelli azzurr… ops, no, erano gli occhi. Vabbé, è uguale. C’è il rapimento della bella, lo spirito della terra e la grande madre, la deportazione degli schiavi, la tigre dai denti a sciabola che ricambia i favori, le tribù che si uniscono e tutto quanto il resto. E, soprattutto, ci sono gli atlantidei che costruiscono le piramidi. Era dai tempi di Seven Swords che non ero così perplessa. Trovare quacosa da dire su questo film è come mettersi a guardare due bambini che giocano all’uomo delle caverne e poi avere qualcosa da obiettare alla loro trama. Questo fa Emmerich: gioca all’uomo delle caverne. Se riuscite a vederla in questo modo, potete riuscire a gustarvi qualcosa di questo mammut ad alto budget. Altrimenti sarete perplessi. Come me.
E ora, questo stesso uomo, sta girando un film sul 2012. Caspita, non sto più nella pelle.

9 Comments

  1. Anch’io ho visto questo film giorni fa… premetto dicendo che a me Emmerich piace pure, Stargate, Independence Day e The Day After Tomorrow sono tra i film che ho più rivisto, sono film divertenti dove devi staccare la spina dal cervello e basta, ma questo ultimo suo film mi ha deluso… cioè… la trama è stupida, il tizio cattivo alla fine è la copia di Ra da Stargate e ora tutti i bambini che l’hanno visto crederanno che i Mammut hanno costruito le Piramidi… insomma… c’è un limite a tutto xD Diciamo che il caro Roland sarebbe stato bocciato in storia per tutte le stupidaggini che ci ha messo dentro… Comunque Camille Belle è apparsa per due minuti in Jurassik Parc: Lost World, era la bambina che veniva attaccata all’inizio da Procopsognathus…

    X-Bye

  2. ussignur un film che ha un nesso con walker texas ranger merita davvero di essere visto..eheh

    comunque amo quando scrivi di cinema è dal post su “ironman” che mi sono appassionato!!

  3. L’ho trovato davvero faticoso, a tratti confuso e in generale non disegnato benissimo. Star Lord ha perennemente la faccia da idiota. E questo, inutile dirlo, non va bene neanche un po’.

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