New Amsterdam

Come colui che si trova con una nuova miscela nel narghilè, ancora una volta mi ritrovo a dire “non è male questa roba“, superato un primo istante di diffidenza. Peccato che in patria non sia andata troppo bene e abbia chiuso i battenti dopo l’ottavo episodio. Di che cosa sto parlando? Semplice. (lo so, dico […]

Come colui che si trova con una nuova miscela nel narghilè, ancora una volta mi ritrovo a dire “non è male questa roba“, superato un primo istante di diffidenza. Peccato che in patria non sia andata troppo bene e abbia chiuso i battenti dopo l’ottavo episodio.

Di che cosa sto parlando?
Semplice. (lo so, dico sempre così e poi è un gran casino)
John Amsterdam è un poliziotto di New York con un piccolo problema: non si chiama Amsterdam, e ad essere del tutto franchi non è nemmeno di New York. E’ arrivato nel nuovo mondo un po’ di tempo prima, anche prima che la città si chiamasse New Amsterdam, è del 1600 e qualcosa ed è immortale. Come mai? Grazie all’incantesimo di una sqaw che ha salvato dalla morte durante il massacro del suo villaggio sul suolo di Manhattan. Come gestisce la cosa? Con qualche precedente di pazzia, un po’ di alcolismo superato ed un certo interesse nella morte, da cui il suo attuale lavoro nella squadra omicidi (pur senza rinunciare a costruire qualche scrittoio “d’epoca” per sbacare il lunario). L’incantesimo – o la maledizione, dipende dai punti di vista – avrà termine solo quando John avrà trovato l’amore della sua vita. Fino a quel momento, non c’è pallottola che tenga.
A questo filone principale si affiancano i singoli plot d’indagine, con una collega appena acquisita e parecchi inseguimenti per le strade di New York.
Come ogni serie con un doppio filone, uno spalmato per tutta la stagione e uno racchiuso nei singoli epsodi, New Amsterdam rischia lo sbilanciamento nell’una o nell’altra direzione. Ma, da quel poco che ho visto, sembra cavarsela piuttosto bene nel bilanciare entrambi persino nell’episodio pilota, in cui la fretta di introdurre i personaggi può alle volte far franare l’equilibrio sotto una massiccia information dumping. E invece no. Ed è divertente seguire Amsterdam attraverso i suoi flash-back (anche parecchio back), i suoi brandelli di passato, i suoi figli morti e le sue otto mogli, le sue identità passate, i suoi infarti in metropolitana. Gli episodi trasmessi sono:

  1. Pilot
  2. Golden Boy
  3. Soldier’s Heart
  4. Honor
  5. Keep the Change
  6. Legacy
  7. Reclassified
  8. Love Hurts

Buona visione. Se riuscite a recuperarlo.

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