Paura, eh?

Per quanto riguarda il fumetto italiano, la Star Comics ha recentemente pubblicato roba immonda, è un fatto. E’ una cosa tremenda Khor così come è assolutamente inguardabile Nemrod, che mi sono trovata recentemente a leggere per via della comparsa di un Tolkien esoterico ed invasatissimo nel penultimo numero, “Moonlight Shadow”. La pubblicazione del fumetto di […]


Per quanto riguarda il fumetto italiano, la Star Comics ha recentemente pubblicato roba immonda, è un fatto. E’ una cosa tremenda Khor così come è assolutamente inguardabile Nemrod, che mi sono trovata recentemente a leggere per via della comparsa di un Tolkien esoterico ed invasatissimo nel penultimo numero, “Moonlight Shadow”. La pubblicazione del fumetto di Lucarelli, quindi, non iniziava sotto la migliore delle stelle e non ero per niente fiduciosa. Eppure, a quanto pare, è stato il solito giudizio affrettato di una stronza preconcetta. Sì, perché Cornelio è proprio un prodotto carino, assolutamente godibile, pieno d’ironia, ben disegnato e ben costruito, colmo di citazioni ed auto-citazioni, di ironia a tratti assolutamente esilarante.
Ma procediamo con ordine.
Innanzitutto, ho perso il numero zero. E se qualcuno mi fa sapere dove, come e quando è reperibile, vedrò di colmare questa imperdonabile lacuna.
Nonostante ciò, il primo numero rimane assolutamente delizioso, squisitamente autonomo eppure – a quanto pare – inserito in un progetto organico ed intrigante, quello di riraccontare in chiave horror – noir contemporanea i miti della letteratura del terrore. Questo primo numero è dedicato a Frankenstein e non delude le aspettative. Una trama ben costruita, a tratti addirittura meta-letteraria, non originalissima ma non per questo meno godibile. L’idea di dare al protagonista il volto di un ironicissimo Lucarelli è veramente azzeccata, e credo che non avesse bisogno delle spiegazioni e degli scarichi di colpa dell’introduzione. Ed è proprio questo personaggio, paranoico e ossessionato ma sempre deliziosamente ironico, a regalare alcuni tra i momenti più esilaranti del fumetto (paura, eh?). Prima fra tutte, l’indescrivibile scena dei puffi che da sola merita la comunque modicissima spesa di 2.70 €.
Leggete il fumetto, sfogliate l’artbook del sito, seguite la campagna web attraverso i siti dei personaggi (un genio chi ha deciso per il dominio cornelio.biz). Perché questa è una storia che merita. Ed è una storia di puro orrore.

CORNELIO: DELITTI D’AUTORE #1 – IL CLUB DELLA PAURA
16×21, B., 96 pp., b/n
Lucarelli, Smocovich, Di Bernardo, Statella e Fara
Prezzo: € 2.70
Data di Uscita: 02-05-2008

«Una lettura piena di suspense e divertimento tra il noir, il thriller e l’horror. Cornelio è uno scrittore a caccia della sua vena narrativa perduta. Il protagonista è affiancato dalla dinamica e sensuale Vanessa, un po’ modella un po’ fotografa, che vuole essere la musa ispiratrice del suo scrittore preferito, trascinandolo là, dove il mistero è più misterioso, dove il crimine e la paura sono nascosti, e dove ogni angolo nasconde creature oscure scaturite da menti malate.»

Ideata da Carlo Lucarelli (noto giallista e conduttore di Blu Notte per la RAI), Giuseppe Di Bernardo (creatore de L’Insonne e disegnatore di Diabolik) e Mauro Smocovich (curatore del Thriller Magazine e dei DizioNoir), la serie riscriverà in modo alternativo i più famosi mostri classici della letteratura horror.

17 Comments

  1. In crisi di identità dopo le recenti elezioni (ehm..ehm, ha senso firmarsi ancora cavaliere?) ritorno alfine su queste pagine. Ho apprezzato anch’io lo stile pop di questo fumetto, fatto di citazioni dai classici, ironia ed una trama stringente, logica. per questo poi non ho condiviso il giudizio di comicus – http://www.comicus.it/view.php?section=recensioni&id=556

    Solo un punto mi è sembrato un po’ artificioso, narrativamente poco giustificato: la comparsa sulla scena della compagna della dottoressa. il personaggio appare dal nulla ex abrupto dopo 60/70 pagina…

    Per il resto, divertente anche il duetto tra Cornelio/Lucarelli e la sua fan.

    A presto,

    il(..)elettrico :-)

  2. Cornelio non ho potuto apprezzarlo appieno, perché eclissato da un Jan Dix che ho letto in contemporanea e IMO migliore del prodotto Star.

    Come dico da me, il numero 1 è più che sufficiente, ma quest'(auto)ironia non è detto che piaccia a tutti. 6.5.

  3. @ Giuseppe Di Bernardo e Mauro Smocovich: Grazie a voi per essere passati di qui (e per la segnalazione). Sull’obiezione del prode (…) elettrico, e nonostante la precisazione sollecita di Mauro, devo ammettere che in effetti l’apparizione dell’assistente – per quanto tecnicamente compaia anche prima – è percepita un po’ ex abrupto, forse non è costruita bene come avrebbe potuto (nel timore di rovinare il colpo di scena?). Rimane comunque, a mio avviso, un peccatuccio abbastanza veniale in un fumetto che ha altrove i suoi punti di forza.

    @ Quadrilatero: ho letto tutto il tuo bel post Bonellidi vs Bonelli (che consiglio) e devo dire che, come ho scritto da te:

    1) non ho ancora letto Jan Dix anche se ne ho sentito parlare un gran male e, data la mia pignoleria in fatto di arte, non so se aspettarmi qualcosa di buono: spero di rimediare nel week-end e di far sapere;

    2) John Doe, nonostante la storia mi intrighi, mi risulta abbastanza inavvicinabile a causa dei disegni;

    3) considero Volto Nascosto un prodotto abbastanza orribile, forse il peggio del panorama Bonelli attuale: disegni mediocri, spunto storico banalotto, ambientazioni insipide nonostante il potenziale e, soprattutto, didascalico in modo vergognoso;

    4) Khor è una cosa al di là del bene e del male, improponibile, quasi come Nemrod (ma non è che Dragonero mi fosse poi piaciuto, tutt’altro);

    5) Dampyr, insieme a Brendon e Julia, rimane uno dei pochi Bonelli che leggo con piacere, ma ahimé mi è parso che in questa ultima storia stessero un po’ raschiando il fondo del barile (brutto segno quando si ricorre a flash-back e a storie parallele, brutto segno): spero si tratti solo di una crisi momentanea, ma affiancata al progressivo avvitarsi di Julia attorno alle sue paranoie da Bignami di psicanalisi mi rende abbastanza inquieta;

    6) non lamentarti che il tuo blog è commentato. Mai. :-p

    à bientôt

  4. @ Giuseppe Di Bernardo e Mauro Smocovich: Grazie a voi per essere passati di qui (e per la segnalazione). Sull’obiezione del prode (…) elettrico, e nonostante la precisazione sollecita di Mauro, devo ammettere che in effetti l’apparizione dell’assistente – per quanto tecnicamente compaia anche prima – è percepita un po’ ex abrupto, forse non è costruita bene come avrebbe potuto (nel timore di rovinare il colpo di scena?). Rimane comunque, a mio avviso, un peccatuccio abbastanza veniale in un fumetto che ha altrove i suoi punti di forza.

    @ Quadrilatero: ho letto tutto il tuo bel post Bonellidi vs Bonelli (che consiglio) e devo dire che, come ho scritto da te:

    1) non ho ancora letto Jan Dix anche se ne ho sentito parlare un gran male e, data la mia pignoleria in fatto di arte, non so se aspettarmi qualcosa di buono: spero di rimediare nel week-end e di far sapere;

    2) John Doe, nonostante la storia mi intrighi, mi risulta abbastanza inavvicinabile a causa dei disegni;

    3) considero Volto Nascosto un prodotto abbastanza orribile, forse il peggio del panorama Bonelli attuale: disegni mediocri, spunto storico banalotto, ambientazioni insipide nonostante il potenziale e, soprattutto, didascalico in modo vergognoso;

    4) Khor è una cosa al di là del bene e del male, improponibile, quasi come Nemrod (ma non è che Dragonero mi fosse poi piaciuto, tutt’altro);

    5) Dampyr, insieme a Brendon e Julia, rimane uno dei pochi Bonelli che leggo con piacere, ma ahimé mi è parso che in questa ultima storia stessero un po’ raschiando il fondo del barile (brutto segno quando si ricorre a flash-back e a storie parallele, brutto segno): spero si tratti solo di una crisi momentanea, ma affiancata al progressivo avvitarsi di Julia attorno alle sue paranoie da Bignami di psicanalisi mi rende abbastanza inquieta;

    6) non lamentarti che il tuo blog è commentato. Mai. :-p

    à bientôt

  5. Anche io sono rimasto delusissimo da Nemrod, ma gia’ dal primo numero, quando è comparso il prete ninja…Quello mi ha fatto proprio cadere le braccia! Per quanto riguarda Cornelio…Io l’ho trovato discreto. Mi è piaciuta la vena ironica che scorre per tutto il fumetto, ma a livello di atmosfere mi ha colpito poco. Se nei numeri successivi riuscissero ad aumentare il livello di suspance, Cornelio diventerebbe un gran bel fumetto! Ovviamente tutte opinioni personali…

  6. Quadrilatero mi ha detto che su questo blog si parlava di Cornelio e quindi mi permetto di lasciare anche il mio commento.

    Personalmente mi aspettavo di più da Lucarelli (visti i suoi numeri di DD), comunque è sicuramente molto meglio delle altre pubblicazioni star comics (Nemrod e Khor). Spero che migliori in futuro e che non mi deluda.

    Matteo

  7. @ Shepp: Inizialmente Nemrod aveva dalla sua dei bei disegni, anche se conditi da uno story-telling a dir poco pessimo. Ora… non riesco più nemmeno a guardare le figure con piacere.

    @ Zop: grazie della segnalazione, appena posso andrò a sbirciare.

    @ Heraclitus: penso che potresti gradirlo.

    @ Matteo: grazie della visita (e al buon Quadrilatero della “pubblicità”). Penso che ad essere meglio di Khor e Nemrod ci voglia davvero poco: vedremo come si evolverà Cornelio, penso che – una volta introdotti a dovere i personaggi principali – sia plausibile che lascino più spazio allo svolgersi dell’intreccio. Spero però che non perdano la vena giocosa.

  8. Ehi! Quanti commenti! Davvero, grazie a tutti. Grazie anche per le critiche! Se garbate e costruttive come le vostre, sono i mattoni per le storie di domani :)

    Per Quadrilatero: tra i “bonellidi” speravo di trovare l’Insonne. La conosci? (www.insonne.net)

    Grazie a Zop che ha intervistata la nostra bella e brava direttrice!

    Grazie a Shepp per la recensione.

    Grazie specialmente alla padrona di casa per averci ospitato così carinamente ;)

    Un saluto!

    Giuseppe Di Bernardo

  9. Grazie a te per essere ripassato. Io conosco L’insonne, il mio uomo ne ha una discreta collezione (forse li ha addirittura tutti), ne ho letti un paio e mi erano piaciuti. Bella la vena noir, carino il personaggio (un po’ alla Sprayliz ma una costruzione decisamente più intelligente e matura), e anche degli intrecci e dei disegni ho un buon ricordo. Ma esce ancora?

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