La sposa di Habaek

Non è male questo nuovo manwha edito da Flashbook, opera prima di Yoon Mi-Kyung, il cui titolo originale è in realtà La sposa del dio delle acque. «Da anni una terribile siccità prosciuga pozzi e canali e rende la terra dura e riarsa – e, con essa, la vita delle persone. Per placare la collera […]

Non è male questo nuovo manwha edito da Flashbook, opera prima di Yoon Mi-Kyung, il cui titolo originale è in realtà La sposa del dio delle acque.

«Da anni una terribile siccità prosciuga pozzi e canali e rende la terra dura e riarsa – e, con essa, la vita delle persone. Per placare la collera del dio delle acque Habaek una vergine pura e innocente gli dev’essere offerta in sposa. Soa è la prescelta: viene messa in un’imbarcazione e abbandonata alla clemenza del temibile dio. Ma quale sarà la vera natura di Habaek? Un vecchio austero e impenetrabile? Un mostro terribile che divora le vittime a lui sacrificate? O non, piuttosto, qualcosa di assolutamente inimmaginabile?
Dal pennino elegante e raffinato di Yun Mi-Kyung, una storia magica e misteriosa che mescola amore, intrigo, romanzo e mitologia orientale, narrata sapientemente e impreziosita da un disegno di assoluto pregio – sinuoso, sensuale, seducente, etereo: in poche parole eccelso. Un’opera assolutamente imperdibile per gli amanti del manhwa per ragazze e per tutti gli "esteti" del fumetto asiatico in generale.»
(dal sito dell’editore)

Cosa mi piace di questo manwha? Beh, innanzitutto l’ambientazione: il regno delle acque ed i personaggi che vi abitano, complici i disegni davvero incantevoli, tengono testa alle migliori creazioni delle Clamp ivi compreso, e qui mi va di esagerare con i complimenti, l’impero di RGveda. L’idea della ragazza offerta in sposa non è particolarmente originale, e nemmeno quella del dio che di giorno è bambino e di notte diventa uomo, così come è decisamente già visto l’equivoco del personaggio che, sorpreso in forma mutata, finge di essere un proprio parente. E tuttavia il modo in cui il tutto viene orchestrato è narrato rende quest’opera una lettura davvero piacevole.
Sperando che, trattandosi di una serie in corso, non faccia la fine di The Tarot Café, fermo da lustri al penultimo numero.

6 Comments

  1. Scusa, ma cercando immagini della sposa mi sono linkata qui e non resisto a fare una precisazione.

    Il titolo dell’opera non è “Bride of water god” con cui il fumetto è diventato famoso in rete tra il fandom internazionale, ma “Habaek ui shinbu”, che tradotto significa “La sposa di Habaek”.

    Olly

  2. Ti ringrazio per la precisazione, riguardo alla quale mi fido sulla parola. Avevo ricavato l’informazione da qui e l’avevo, colpevolmente, data per buona.

  3. A volte dando una letta veloce alle notizie se ne può travisare il senso, ma non è certo una grave mancanza la tua ^_^

    La questine mi premeva solo perchè, in Itala, troppo spesso le case editrici hanno dato titoli a dir poco fantasiosi alle opere arrivate dal sol levante; quindi quando qualcuno si impegna per restare il più fedele possibile all’originale diamogliene atto almeno! >_-

    Olly

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