Fantastic 4 – Rise of the Silver Surfer

Ovvero, ma quant’è brutto questo film in una scala da 1 a 10? Partiamo dal presupposto che i Fantastici Quattro non mi stanno particolarmente simpatici e che detesto cordialmente Jessica Alba (come la maggior parte di quelle attricette che la gran massa considera belle e che io trovo decisamente insipide e bruttine). Partiamo anche dal […]


Ovvero, ma quant’è brutto questo film in una scala da 1 a 10?

Partiamo dal presupposto che i Fantastici Quattro non mi stanno particolarmente simpatici e che detesto cordialmente Jessica Alba (come la maggior parte di quelle attricette che la gran massa considera belle e che io trovo decisamente insipide e bruttine). Partiamo anche dal presupposto che adoro il Silver Surfer. Schiacciata quindi tra queste due posizioni, me ne sono ben guardata dall’andarlo a vedere al cinema ma mi sono affrettata a farmi prestare il dvd invece di ignorarlo del tutto, cosa che ho fatto con il primo film.
Risultato? Un film decisamente mediocre, se non peggio. Tutto ciò che di buono o spettacolare poteva essere visto, si era già visto a spezzoni su vari siti se non addirittura attraverso i canali ufficiali (il teaser trailer con l’inseguimento tra il surfer e la torcia è decisamente l’unica sequenza d’azione decente di tutto il film). Avanza un insipido dottor Destino, nonostante la grande performance del fascinoso Julian McMahon. Avanzano una sequenza inutile di dialoghi tampone sul matrimonio tra Reed e Sue ed una catena infinita di gag pietose quasi tutte centrate sull’elasticità di Reed, a seguito delle quali la minaccia cosmica della distruzione del pianeta scompare del tutto. Avanza un Silver Surfer malinconico e sbiadito, quasi dispiaciuto di avere un ruolo così minimo nel film, e scompare del tutto la tematica ambientalista, che pure sarebbe stata facilmente inseribile con un po’ di banalizzazione. Avanza una serie di sterili citazioni da fumetti storici, quali la morte di Sue, l’acquisizione dei poteri di tutto il quartetto da parte della torcia, il nuovo costumino di von Doom. Avanza  una pellicola priva di pathos, priva di spettacolarità, priva di personaggi, priva di trama, priva di spessore.

2 Comments

  1. Prova a non immaginare il film di “Silvano il Serfista”…per me farebbe più odiens un film su Van Doom o, meglio ancora, sul surf d’argento dell’Araldo :-P

    Salutoniii!!! ;-)

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.