Warcraft – The Sunwell Trilogy: Ghostlands
Si conclude il divertissment di Richard A. Knaak e Jae Hwan Kim, e si conclude così com’era iniziato: tra combattimenti con i non-morti e combattimenti con i non morti si incontrano alcune vecchie conoscenze di gioco tra cui la città di Quel’Thalas e l’ex-elfa ora banshee Sylvanas. Nonostante la palese volontà di un colpo di […]
Si conclude il divertissment di Richard A. Knaak e Jae Hwan Kim, e si conclude così com’era iniziato: tra combattimenti con i non-morti e combattimenti con i non morti si incontrano alcune vecchie conoscenze di gioco tra cui la città di Quel’Thalas e l’ex-elfa ora banshee Sylvanas.
Nonostante la palese volontà di un colpo di scena, che sul finale arriva ma non è entusiasmante, il numero rimane uguale al primo e al secondo: una storia normale condita da bellissimi disegni, per rimettere un po’ di voglia di giocare ma non abbastanza da indurmi a reinstallare.
Il disegno è tratto dal sito dell’editore ed appartiene al primo numero, perché del terzo non ho trovato in rete altro che una copertina miniaturizzata. Evidentemente la serie ha avuto fortuna decrescente.
questo disegnatore mi piace.
sì, questo disegno non è affatto male.
mmmm, il mio chierico non arriva a quei livelli …per ora!
Dunque… Kim Jae Hwan, coreano, è l’autore anche di un paio di altri fumetti un po’ più strutturati di questo, tra cui Demon King, davvero interessante, e il non entusiasmante Rainbow. Il suo tratto raffinato e particolareggiato, che fa un grande uso dei retini, è tra i più elaborati del panorama coreano, anche se non è tra quelli con più carattere autonomo e distintivo e per questo non è sempre molto apprezzato. C’è una galleria di sue tavole per Warcraft qui.
Dunque… Kim Jae Hwan, coreano, è l’autore anche di un paio di altri fumetti un po’ più strutturati di questo, tra cui Demon King, davvero interessante, e il non entusiasmante Rainbow. Il suo tratto raffinato e particolareggiato, che fa un grande uso dei retini, è tra i più elaborati del panorama coreano, anche se non è tra quelli con più carattere autonomo e distintivo e per questo non è sempre molto apprezzato. C’è una galleria di sue tavole per Warcraft qui.
Dunque… Kim Jae Hwan, coreano, è l’autore anche di un paio di altri fumetti un po’ più strutturati di questo, tra cui Demon King, davvero interessante, e il non entusiasmante Rainbow. Il suo tratto raffinato e particolareggiato, che fa un grande uso dei retini, è tra i più elaborati del panorama coreano, anche se non è tra quelli con più carattere autonomo e distintivo e per questo non è sempre molto apprezzato. C’è una galleria di sue tavole per Warcraft qui.
Dunque… Kim Jae Hwan, coreano, è l’autore anche di un paio di altri fumetti un po’ più strutturati di questo, tra cui Demon King, davvero interessante, e il non entusiasmante Rainbow. Il suo tratto raffinato e particolareggiato, che fa un grande uso dei retini, è tra i più elaborati del panorama coreano, anche se non è tra quelli con più carattere autonomo e distintivo e per questo non è sempre molto apprezzato. C’è una galleria di sue tavole per Warcraft qui.
Dunque… Kim Jae Hwan, coreano, è l’autore anche di un paio di altri fumetti un po’ più strutturati di questo, tra cui Demon King, davvero interessante, e il non entusiasmante Rainbow. Il suo tratto raffinato e particolareggiato, che fa un grande uso dei retini, è tra i più elaborati del panorama coreano, anche se non è tra quelli con più carattere autonomo e distintivo e per questo non è sempre molto apprezzato. C’è una galleria di sue tavole per Warcraft qui.