#BIMpill – Il principio di Swarming

Il principio di swarming in DevOps fa parte della cosiddetta “seconda via”, ovvero quella che favorisce un flusso di feedback rapido e costante che risale da chi utilizza i prodotti a chi li sviluppa, perché possano essere incorporati nei cicli successivi di produzione. Dato che il feedback sul prodotto dev’essere incentivato, correttamente amplificato e valorizzato, […]

Il principio di swarming in DevOps fa parte della cosiddetta “seconda via”, ovvero quella che favorisce un flusso di feedback rapido e costante che risale da chi utilizza i prodotti a chi li sviluppa, perché possano essere incorporati nei cicli successivi di produzione. Dato che il feedback sul prodotto dev’essere incentivato, correttamente amplificato e valorizzato, vengono individuate diverse tecniche per favorire queste dinamiche all’interno del flusso di produzione.

L’idea di “aggredire” i problemi (swarming), è orientata appunto a conseguire tre sotto-obiettivi, mentre l’obiettivo primario è costruire nuova conoscenza:

  1. impedire ai problemi di propagarsi lungo la catena di sviluppo, dove il costo di risolverli è più alto (un principio che già abbiamo visto in relazione all’impedire di incorporare difetti nelle fasi iniziali di sviluppo, perché andando avanti con il lavoro questi difetti si ingigantiscono);
  2. impedire che il dipartimento di sviluppo inizi nuovo lavoro basandosi sugli errori pregressi: spesso i progetti precedenti vengono presi come base di partenza per nuovi cicli di sviluppo senza sapere se effettivamente quella soluzione tecnica si sia rivelata vincente;
  3. impedire di incorrere negli stessi problemi con le consegne di nuovi prodotti.

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