"All this he saw, for one moment breathless and intense, vivid on the morning sky; and still, as he looked, he lived; and still, as he lived, he wondered."

X-men #202

Gli Enigmi della Sfinge #3 e #4 (Riddles of the Sphinx #3 e #4 da X-men #184 e #185 rispettivamente del maggio e del giugno 2006). Continua il "dietro le quinte" dell’orribile saga Il Sangue di Apocalisse in cui quanto a caratterizzazione dei personaggi e coerenza interna forse Peter Milligan ha dato il peggio di sé: una storia per raccontarci ciò che era scontato (o lo sarebbe stato se non si fosse instillato il dubbio che Pete avesse infilato qualche errore madornale anche con Gambit) ovvero che Remy si è unito ad Apocalisse per sorvegliarlo da vicino e poter aiutare gli X-men. Un’altra storia, ancor più inutile, per raccontarci delle incertezze e delle paure di Lorna e per tirare le fila su che fine abbiano fatto il simil-Doop e la Regina Lebbrosa.
In più si pianta il seme per gli sviluppi futuri della storia, con Gambit e Sole Ardente alla ricerca di… qualcuno ha capito che cosa vogliono fare? La gestione psicologica dei due è abbastanza incomprensibile, così come i loro piani ("combattere, tramare, tornare a combattere", che razza di progetto è per il futuro?).
Due storie assolutamente mediocri.

Il Futuro (The Future: The Blood of Apocalypse – Epilogue, da X-men #187 dell’agosto 2006). La saga di Milligan si risolleva un pochino, mostrando il recupero di Lorna, Gambit e Sole Ardente in azione – anche se, come ho detto, le loro motivazioni e i loro obiettivi restano un mistero – e qualche buon dialogo tra Lorna, Bobby e Alex Summers. Restano consistenti (e fastidiosi) però anche tutti i problemi che Milligan si porta dietro per sua stessa scelta: la storia d’amore Rogue – Gus pilotata da Mystica è davvero debole, come sono debolissimi i dialoghi tra questi personaggi, e l’assenza di scrupoli da parte di Gambit a cercare di uccidere Rogue disfa tutto ciò che Milligan aveva imbastito di buono sul dissidio interno del neo-cavaliere di Apocalisse. Anche l’entrata in scena finale di Sinistro non mi lascia presagire nulla di buono: spero Milligan non intenda massacrarlo come ha fatto con Apocalisse.

Supernovae 1/6 (Supernovae 1 of 6 da X-men #188 del settembre 2006). Chris Bachalo e il suo stile "caricaturale" non mi piace per niente, ma devo ammettere che il tratto sovrabbondante di questo numero mi ha favorevolmente colpita. Nonostante i personaggi sembrino sempre l’ombra di se stessi e usciti da qualche Mangaverse, l’impostazione di molte scene è veramente d’impatto. Anche Mike Carey iniza alla grande, infilando un’ottima sequenza di combattimento – con una Rogue che ruba i poteri di Emma e Scott e li combina in modo brillante – e recuperando alcuni personaggi lasciati da parte da un po’ di tempo, tra cui Lady Mastermind, Karima e Sabretooth cui ruota attorno metà dell’episodio. Anche la formazione della nuova squadra (Rogue, Cannonball, Iceman e Mystica) è intrigante. Staremo a vedere.

Piano B (Plane B – The Rise and the Fall of the Shi’ar Empire da Uncanny X-men #475 del settembre 2006). Ed Brubaker si riprende! La saga Genesi Letale mi aveva lasciata decisamente insoddisfatta e l’arrivo di un nuovo Summers è ultima cosa di cui posso essere lieta, ma è elettrico l’inizio di questa Ascesa e caduta dell’impero Shi’ar (titolo veramente bello che, come ricorda Scatasta nelle note, ricorda la pietra miliare di Edward Gibbon e le numerose citazioni di lui fatte da Asimov). La sequenza di apertura con Polaris al Cairo, complici gli splendidi disegni di Billy Tan, è davvero d’effetto e Xavier si muove bene – meglio di come si muoveva su Genesi Letale sicuramente – mostrando che la perdita della telepatia sicuramente non ha inficiato il suo carisma e la sua capacità di dirigere un team. Mi piace molto anche la composizione del team stesso, con Nightcrawler, Warpath, Havok, Marvel Girl e la stessa Lorna. In più, la narrazione alternata tra presente al Cairo e flash-back durante la formazione del team allo Xavier Institute aggiunge qualità ad una storia d’esordio decisamente ottima. Sono ansiosa di leggere il seguito.

Nel complesso, un albo che ripaga largamente dell’insoddisfacente numero 201.

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10 Comments
  • haljordan23
    Posted at 21:46h, 11 April Reply

    mi riavvicino ai mutanti grazie alla calamita brubaker! ormai sono un seguace! non prendevo gli x-men dalla fine dell’era Morrison! da questo numero riprendo e ti faccio sapere! però Tan non mi piace molto in generale,preferivo lo scambio con bachalo!

  • MariaStrofa
    Posted at 22:22h, 11 April Reply

    Non mi intendo di fumetti, quindi prendo atto senza fiatare.

  • Njord
    Posted at 08:04h, 12 April Reply

    Et Voilà! …manco da un po’ di tempo lo so, però ho avuto un periodo di “calo” e di conseguenza mi sono perso…spero di non esserti mancato Shelidon.

    Dunque, ho da chiederti due cose: la prima e sapere dove ti hanno inserita nell’immagine che hai riportato in questo post; la seconda è….”sei tu quella vestita di rosso e che fuma?” ;-P

    Salutini SALUTONI!!! ;-)

  • heraclitus
    Posted at 08:44h, 12 April Reply

    la saga di apocalisse è stata a dir poco orrida e senza senso.

    spero gli x-men si riprendano.

  • Shelidon
    Posted at 11:00h, 12 April Reply

    @ Halj: anche a me Tan non piaceva, ma in questo numero – figure a parte – la costruzione “cinematografica” di molte scene mi ha favorevolmente colpita. Quanto a Brubaker, devo rivedere la mia opinione: su Genesi letale mi era sembrato il solito sconvolgitore ignaro della psicologia dei personaggi e della continuity, ma in questo nuovo inizio di storia mi sembra che se la stia cavando veramente alla grande pur tenendo conto della difficoltà di gestire così tanti personaggi.

    @ Maria: ne sai di molte altre cose con cui ci delizi, diciamo che siamo pari.

    @ Njord: ogni tanto mi inquieti, ma a parte questo… io sono chiaramente in primo piano con gli occhiali. Certo, avrebbe potuto disegnarmi un po’ meglio, ma pazienza. E, no, non sono quella in rosso che fuma, ma potrei esserlo. ;-p

    @ Heraclitus: immonda davvero, spero che ce la si possa lasciare alle spalle senza troppi strascichi.

  • haljordan23
    Posted at 19:43h, 12 April Reply

    anche per me milligan ha fatto una cosa orrenda…non si trova a suo agio con le serie main-stram, stavav tanto bene con x-force e il suo doop…

  • Shelidon
    Posted at 22:32h, 12 April Reply

    Doop era l’unica cosa un po’ carina della serie ;-p

    Insomma, X-force aveva i suoi punti di forza, ma era dichiaratamente un divertissment: se non è in grado di gestire qualcosa di più grosso semplicemente non dovrebbe andare a tirare in ballo cose che non può gestire.

  • haljordan23
    Posted at 08:39h, 13 April Reply

    esattamente…comunque a me piaceva l’inizio di x-force di milligan,poi è stato sempre un calando…e poi c’era anche allred,che era l’ideale!

  • utente anonimo
    Posted at 10:55h, 13 April Reply

    Purtroppo ho letto solo le storie pubblicate in Italia, ma bene o male non mi è dispiaciuto per tutto l’argo narrativo dell’orfano. Certo, niente di eccezionale, ma una piacevole lettura.

  • Shelidon
    Posted at 10:57h, 13 April Reply

    Splinder è definitivamente impazzito… ero io, naturalmente.

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