"All this he saw, for one moment breathless and intense, vivid on the morning sky; and still, as he looked, he lived; and still, as he lived, he wondered."

Thor #95

Il collettivo quarta parte (The Collective, part 4, da New Avengers #19 del luglio 2006).
Non finisce mai, non finisce più! Quarta parte della storia del collettivo (che, come forse ho già detto, non è un fumetto del centro sociale) e ancora non è finito. Michael, l’essere di energia che si è schiantato in Canada e ha fatto morire da idioti gli Alpha Fight, procede la sua corsa: dopo essere stato scagliato nello spazio da Sentry (lo scorso numero) si scontra con Ironman, il quale riesce a respingerlo creando un campo di energia modulato per respingere i poteri combinati di Magneto, Quicksilver e Polaris. Sull’elivelivolo S.H.I.E.L.D. infatti Spiderman con il suo cervellone che spesso e volentieri trascura (sic.) ha scoperto che Michael è un cumulo di tracciati energetici discordanti tra i quali si riconoscono una serie cospicua di nomi (nota a margine: ma quando è brutta e ridicola la sigla S.H.I.E.L.D.? E quanto è cacofonica la parola elivelivolo?): tra questi nomi, figurano i mutanti della casata di M che hanno perso i poteri dopo House of M (ovvero Magneto, Quicksilver e Polaris) ma anche nomi come Danielle Moonstar, Hub e Wicked. Premesso che:

  1. qualsiasi cosa accada, deve per forza essere stato Magneto (e poi ci si lamenta se ogni tanto si arrabbia e dà fuori di testa);
  2. il cervellone di Spiderman lo vede solo Tony Stark e per i motivi di cui tutti noi siamo ormai a conoscenza,

ci si concentra immediatamente sull’ipotesi che Michael sia un collettivo delle energie della casata di M. A nulla servono le raccomandazioni di Tony di non parlare a bordo dell’elivelivolo: lo S.H.I.E.L.D non sa nulla degli avvenimenti di House of M, come la maggior parte della popolazione sul pianeta, ma si sintonizza sul canale preferenziale attraverso cui Peter e Tony tubano normalmente e captano parte della conversazione. Catturano quindi Spiderman e la Visione (che riesce ad effettuare uno shutdown di emergenza prima di essere arrestato) ed interrogano Peter, che naturalmente è un idiota troppo impegnato a preoccuparsi che venga svelata la sua identità (per quei due che si fossero distratti tutte le volte che l’ha rivelata pubblicamente): lo S.H.I.E.L.D sonda la sua mente e scopre ogni cosa.
Nello spazio il combattimento procede: Tony ha raggiunto la conclusione che Michael sia un mutante latente con il potere di assorbire energia e che abbia avuto la malcapitata sorte di assorbire tutte le energie mutanti spazzate via dalla Terra da Wanda Maximoff al termine di House of M: c’è la possibilità inoltre, dice Tony, che una di queste energie sia senziente e stia guidando l’inerme Michael sulla sua scia di morte e distruzione. Secondo me Ironman ha fatto come me e si è letto gli spoiler su wikipedia. In ogni caso, mentre combatte avverte Capitan America (e ci mancava solo lui) della cattura dell’Uomo Ragno, con tono a dir poco disperato, e Steve Rogers si reca sull’elivelivolo per liberare i compagni. Scoppiano tafferugli vari e alla fine Maria Hill, nuovo capo dello S.H.I.E.L.D da quando Nick Fury si è dato alla macchia, riesce a rendersi ancor più antipatica di quanto già non fosse. Convince Tony a lasciar andare Michael e a lasciarlo dirigere nuovamente sulla Terra, nonostante il pericolo che faccia altri morti, nella speranza che li conduca da Wanda Maximoff. Complimenti per l’altissimo senso dell’onore e della sicurezza mondiale. Capitan America non c’è mai quelle rare volte che avresti bisogno di lui e invece si infila dappertutto a sproposito, ma di questo parlerò in seguito.
Segue romantico bisticcio tra Peter e Tony:

T:
“Non preoccuparti, la colpa è mia: non avrei dovuto inviarti lassù. Non immaginavo che sarebbe finita così”
P: “Bel futurista.”

…segno chiaro ed inequivocabile che la fregnaccia della mente futurista Tony non l’ha tirata in ballo solo nella storia Gli illuminati ma è un suo favorito argomento di conversazione anche nell’intimità.
Per concludere, Michael arriva all’isola di Genosha, dove Magneto vive da rifugiato sin da quando le Sentinelle ne hanno sterminato la quasi totalità della popolazione. Si sbrigano ad arrivare al dunque? Non ho intenzione di comprare questa fetecchia ancora a lungo: a parte lo sviluppo inconsistente di una sceneggiatura che poteva anche essere buona, i colori sono abbastanza fastidiosi ed i disegni anonimi, salvo qualche trovata ardita nel taglio della pagina e nella distribuzione delle vignette. Ah, quasi dimenticavo: la copertina (prima immagine in alto a destra nel post) è davvero orrenda.

Capitan America: speciale 65° anniversario (65th anniversary Special da Captain America anniversary special #1 del giugno 2006). Ci mancava giusto il compleanno di Capitan America. Sessantacinque anni e se li porta tutti. Forse anche di più. Non che il personaggio non mi piaccia, intendiamoci: il suo patriottismo in senso buono, il suo senso dell’onore, la sua attenzione quasi ossessiva che non muoiano degli innocenti (e per lui nessuno è meritevole di morire finché non attenta alla vita degli indifesi, nemmeno un soldato nemico)… tutto molto buono e generalmente sviluppato piuttosto bene. Il problema, diciamocelo chiaramente, è il costume. Ma, dico io, puoi andare in giro vestito in quel modo e sperare che qualcuno ti prenda sul serio? Hai un cappuccio idiota con delle alucce, uno scudo che sembra un bersaglio per il tiro a segno cui manca solo la scritta “SPARATEMI!”, pantaloncini attillati a stelle e strisce e hai i colori della bandiera americana! Ma santo cielo, da noi la gente va in giro dipinta di bianco rosso e verde solo quando ci sono i mondiali di calcio! Se qualcuno si azzardasse a farsi vedere con in testa una coroncina come l’Italia delle monete lo corcherebbero di botte! Diciamocelo, il personaggio ha urgente bisogno di un restyling e, dopo l’improvviso bisogno di patriottismo instillato dal caro G.W.B. per poter conmservare il proprio seggiolino, ` assai difficile che arriverà. È un residuato bellico, un refuso della seconda guerra mondiale: ha bisogno urgente di una rivisitata! Non che gli altri supereroi in costume siano meno ridicoli, ma Chris Claremont aveva provato a trasformarli in uniformi, ogni tanto cambiano e, anche se spesso peggiorano, a volte una bella rimodernata li sfiora. In più è normale che Wolverine se ne vada in giro in jeans e canottiera. Steve Rogers gira in borghese così di rado che a stento lo si riconosce! In ogni caso, l’ultima cosa di cui avevo bisogno in questo numero era una lunga storia monografica su Capitan America con disegni nemmeno retrò ma copiati da quelli anni cinquanta sia nei tratti che nelle campiture, intrighi mondiali, guerre segrete e supercattivi. L’ho saltata.

L’uovo della covata (da Miss Marvel #6 dell’aprile 2006 ). Avendo saltato più di metà numero con Capitan America, mi sono ridotta a dover leggere Miss Marvel, anche se gli episodi precedenti della storia non erano davvero stati entusiasmanti (per una lucida anlisi delle fonti del racconto, vedere qui). Carol Danvers insegue l’alieno Cru nello spazio, si scazzottano un pochino, torna giù, poi torna su, poi ritorna giù… qualche buona battuta, soprattutto nelle parti della narrazione (in prima persona): “so che cosa state pensando… ma che ti chiamano Miss Marvel a fare?”. Tutto sommato, comunque, storia priva di pathos e di spessore, con disegni buoni ma piuttosto anonimi, che non merita altre parole.

books and literature

Werewolves Wednesday: The Wolf-Leader (19)

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4 Comments
  • lug
    Posted at 16:26h, 07 February Reply

    oddio, da quando ho lasciato l’Italia ne son successe di cose (ma davvero Peter se la fa con Tony?)

    comunque, ti ho aggiunta nei mie link.

    Enjoy!

  • Shelidon
    Posted at 17:09h, 07 February Reply

    Guarda, non è ancora ufficiale ma se la fa con Tony eccome. Spero che ufficializzeranno presto la cosa: questo protrarsi di smancerie sio sta facendo fastidioso.

    Ricambio il link.

  • Elderion
    Posted at 17:36h, 07 February Reply

    Già già… il costume di Cap… e gli stivaletti alla Doroty non li vogliamo citare? Citiamoli, citiamoli!

    P.S.

    Tony Stark ci prova con Peter, ma Peter non ricambia. Oh!

  • Shelidon
    Posted at 17:46h, 07 February Reply

    Vero! Come ho potuto dimenticare gli stivaletti!

    PS: ricambia, ricambia eccome… è solo un po’ indeciso perché sai, il potere, le responsabilità…

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