"All this he saw, for one moment breathless and intense, vivid on the morning sky; and still, as he looked, he lived; and still, as he lived, he wondered."

BIM e Workflow venerdì al Politecnico

Ok, cosa può mettere insieme nella stessa stanza una manciata di architetti, me e il mio BIM manager, un manipolo di professori e ricercatori, una pedagogista, l’onorevole Simona Flavia Malpezzi e Laura Galimberti, coordinatore della Struttura di missione per il coordinamento e l’impulso nell’attuazione di interventi di riqualificazione dell’edilizia scolastica?

Un convegno, naturalmente.

i-Learning & Connected Buildings è il titolo del convegno che si terrà questo venerdì mattina, 4 marzo, al Politecnico vecchio, a partire dalle 9:30.

Di che cosa parleremo? Di BIM, naturalmente, ma detto così… detto così significa poco e non è per niente invitante, non è vero?

Beh, non posso entrare nei dettagli ma posso dirvi che si parlerà di processi dinamici e simulazioni geometriche, di workflow e di cosa valga la pena buttare in un Concept. Buttare dentro ma anche buttare via.

E poi ci sarà quell’oscura faccenda della curva di MacLeamy. Chi non ha visto la curva di MacLeamy almeno una volta, sentendo parlare di BIM? Ebbene c’è una cosa, della curva di MacLeamy, che nessuno tranne MacLeamy vi ha mai detto. Eppure è lì, davanti agli occhi di tutti. E, quando ve ne accorgerete, non potrete nemmeno troppo prendervela con MacLeamy perché hey, lui era stato chiaro. Ve l’aveva addirittura disegnato.

E, a proposito di disegnare, perché diavolo gli architetti disegnano (ancora) a mano, e perché devono continuare a farlo? E cos’altro si può fare con il BIM nelle fasi di concept, che prima non si poteva fare?

Di questo e altro, venerdì al Politecnico vecchio (piazza Leonardo, per gli stranieri), ore 11:25, aula De Donato, in 25 pratici minuti. Al termine dei quali non vi garantisco che avrete capito perché convenga far BIM, ma vi prometto che saprete perché indipendentemente da tutto avete bisogno di un EIR che vi salvi da voi stessi. Cos’è un EIR? Lo scoprirete. E questo sì, posso promettervelo.

Vi aspettiamo.

PS: sì, la curva di MacLeamy è questa.

PS: sì, la curva di MacLeamy è questa.


 

i-Learning & Connected Buildings:
una prospettiva per l’Architettura Scolastica
Ambiente Costruito e Metodi Formativi per la Scuola

Venerdì 4 marzo 2016
9.30
Politecnico di Milano
Aula De Donato
Piazza Leonardo da Vinci 32 – Milano

9.30 Saluti
Stefano Della Torre, Direttore del Dipartimento di Architettura, Ingegneria delle Costruzioni e Ambiente Costruito del Politecnico di Milano
Giovanni Plizzari, Direttore del Dipartimento di Ingegneria Civile, Architettura, Territorio, Ambiente e di Matematica dell’Università degli Studi di Brescia

10.00 Behavioural Modeling per l’Architettura Scolastica
Giuseppe Martino Di Giuda, Politecnico di Milano

10.20 Le Politiche del Governo sull’Architettura Scolastica
Laura Galimberti, Coordinatrice della Struttura di missione per il coordinamento e l’impulso degli interventi di edilizia scolastica, Presidenza del Consiglio dei Ministri

10.40 Edilizia scolastica: dall’ emergenza ai nuovi spazi dell’architettura per l’apprendimento innovativo
Simona Flavia Malpezzi, Componente della Commissione cultura, scienza e istruzione e della Commissione parlamentare per l’infanzia e l’adolescenza, Camera dei Deputati

11.00 AEC-Digibus: Digitalizzazione della Progettazione e Progetto Partecipativo l’Architettura Scolastica
Angelo Ciribini, Università degli Studi Brescia

11.25 Design Workflow e Building Information Modeling
Claudio Vittori Antisari e Chiara Rizzarda, Citterio-Viel & Partners

11.50 Di ogni ordine e grado. Una ricerca in corso
Massimo Ferrari, Politecnico di Milano

12.10 Reggio approach
Maddalena Tedeschi, Pedagogista, Reggio Children

12.35 Architettura e Pedagogia in dialogo: design per la scuola del futuro
Michele Zini, ZPZ Partners

13.00 La scuola, piazza del paese
Angelo Bardini, Membro del tavolo tecnico Piano Nazionale Scuola Digitale

13.20 Conclusioni

Modera il convegno Angelo Ciribini

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