Kanuchi

Come accennavo, ho acquistato un nuovo manga edito da GP manga, Kanuchi Shiroki Tsubasanoshou, l’opera prima dell’esordiente Mitsuro Saiga. Uno shōjo con derive storico-fantasy, Kanuchi narra la storia di Aki Miyazu, giovane e impulsiva apprendista fabbro (molto impulsiva e poco fabbro), che giunge nella città imperiale di Yakami, capitale del regno di Takamahara, dal lontano […]

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Come accennavo, ho acquistato un nuovo manga edito da GP manga, Kanuchi Shiroki Tsubasanoshou, l’opera prima dell’esordiente Mitsuro Saiga. Uno shōjo con derive storico-fantasy, Kanuchi narra la storia di Aki Miyazu, giovane e impulsiva apprendista fabbro (molto impulsiva e poco fabbro), che giunge nella città imperiale di Yakami, capitale del regno di Takamahara, dal lontano villaggio di Yoroha con l’inspiegabile intento di seguire i passi del nonno fabbro nella sua nobile professione. Ma in città, il corpo della ragazza viene scelto come ospite dallo spirito di Kayana Takamahara, la dea della guerra, regina dell’impero duemila anni prima e protagonista di una tormentata storia d’amore. La affiancano nella vicenda Kurato Esta, soldato della guardia imperiale e amico di Aki, la sua compagna d’armi veggente e psicometra Mitoshi Furesuka (che onestamente sembra femmina in tutto e per tutto anche se nel fumetto ne parlano come maschio), il messaggero della guardia reale Ukitsu Watase, il consigliere del re Kima Ukine, l’attuare re(gina) Kugami Takamahara.
Il fumetto ha un certo appeal e presenta alcuni punti di forza, tra cui un tratto piacevole nel disegno e una delicata cura nell’affascinante ambientazione. Sfortunatamente tutti questi punti di forza vengono afferrati per i capelli da una sceneggiatura improponibile passati tra le grinfie di uno storytelling immaturo, da dilettante, completamente da dimenticare, che massacra ogni possibile buono spunto e poi fa scempio sul cadavere. Un lettering enorme, completamente assurdo, nell’edizione italiana completa l’opera.
Se riuscite a sfondare il tetto delle recensioni italiane dei vari Anime Click, Fantasy Magazine e Nuvole Parlanti, tutte uguali e che con nonchalance sputtanano quello che sospetto essere l’unico colpo di scena del fumetto (ma, mi domando, l’avete letto?), scoprirete che a seguito del fumetto è uscito anche un videogioco per playstation chiamato Kanuchi Futatsu no Tsubasa, edito dalla Otomate in collaborazione con la stessa Idea Factory giapponese, definito da alcuni una delusione e da molti un gioco più di forgia che di avventura. E, considerate le mie ultime derive da mastro forgiatore giocando a Skyrim, quasi quasi non mi dispiacerebbe provarlo.

In ultimo, forse non tutti sanno che…

« Kanuchi is a blacksmith who binds into a contract with a single person to make that person a sword. It is a contract the binds the soul and the sword has to be made with kumahi. On top of that, once it is made, the only people who can draw the sword is the blacksmith and the one the sword was made for. »
(Nami, dal Kansas, sul forum di my neoromance, anche se originariamente avevo letto che il nome del forum fosse my necromancer e mi piaceva molto di più)

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