#BIMpill – Il BIM Manager

Le pillole che provengono dalla serie di norme UNI 11337 destano, chissà come mai, sempre scalpore. Mi aspetto che questa invece non scateni troppe polemiche, dato che ormai dovremmo aver compreso quali sono le competenze da richiedere a un BIM manager e qual è il suo inquadramento, con relative responsabilità e adeguato compenso, all’interno di […]

Le pillole che provengono dalla serie di norme UNI 11337 destano, chissà come mai, sempre scalpore. Mi aspetto che questa invece non scateni troppe polemiche, dato che ormai dovremmo aver compreso quali sono le competenze da richiedere a un BIM manager e qual è il suo inquadramento, con relative responsabilità e adeguato compenso, all’interno di un’azienda. Giusto?

 

Nella UNI 11337-7, poi sistematicamente ignorata da molti degli schemi di certificazione, vengono descritti in maniera chiara i compiti di questa oscura figura, suddivisibili in due ambiti: uno relativo alla singola commessa (soprattutto in fase iniziale e in posizione di supervisore ad alto livello) e uno – il principale – relativo alla costruzione e il mantenimento dell’infrastruttura gestionale in azienda.

Nell’ambito dei progetti si occupa di:

  • coordinare e supervisionare le commesse (è pur sempre “accountable” del loro successo);
  • redigere il capitolato informativo (se BIM manager della parte conferente incarico) o l’Offerta per la Gestione Informativa (se BIM manager del proponente) perché si suppone che in fase di gara non sia ancora stata formata la squadra e quindi non sia ancora stato designato un BIM coordinator;
  • supportare i lavori di stesura del Piano di Gestione Informativa (supportare soltanto, perché si suppone che in fase di conferimento d’incarico il BIM coordinator sia stato designato e sia quindi questa figura a portare avanti la stesura effettiva del piano);
  • designare il BIM coordinator (appunto);
  • definire gli aspetti contrattuali, ovvero l’ultimo tassello che manca all’effettivo conferimento d’incarico.

Nell’ambito dell’infrastruttura, i compiti citati dalla norma si ascrivono a:

  • Redigere e aggiornare le linee guida proprietarie sulla gestione informativa, ovvero quegli standard interni all’azienda o alla struttura che dettagliano come i diversi team devono lavorare perché si possa effettivamente parlare di azienda e non siano persone sparse che casualmente lavorano sotto lo stesso tetto e condividono la macchinetta del caffé;
  • Promuovere un programma formativo e di ricerca e sviluppo;
  • predisporre reportistica e collaborare all’attività di audit perché, come ci ricorda la ISO 19650, il BIM funziona solo inserito all’interno dei principi del lavoro in qualità.

All’interno di questo elenco non figurano alcune attività che ritengo cruciali, come portare avanti le sessioni di lesson learned trasversali ai progetti per l’acquisizione globale della conoscenza in ottica DevOps, stilare un budget oppure partecipare alla selezione del personale ma, come vedete, non compaiono nemmeno attività come le sessioni di clash detection, fare video buffi in cui compaiono artisticamente i pilastri o altre amenità.

Nella sezione delle conoscenze richieste, però, la norma si fa decisamente più ambiziosa e propone un elenco che vi ho già proposto e che spazia dalla capacità di stilare un’offerta alla capacità di portare avanti un assessment per la maturità digitale, dalla cyber security alla conoscenza dei sistemi informativi del territorio.

Nel dettaglio, il BIM manager deve avere conoscenza almeno teorica di:

  • Gestione dei sistemi di modellazione informativa;
  • criteri di ingegneria dell’offerta;
  • gestione dei sistemi informativi;
  • protocolli di scambio informativo;
  • tutela della proprietà intellettuale;
  • redazione di un piano degli investimenti;
  • audit e stesura di report aziendali;
  • construction project management;
  • criteri di lettura e di interpretazione dell’offerta;
  • misurazione del livello di maturità digitale;
  • legislazione e normativa sulla gestione informativa;
  • esigenze formative per la digitalizzazione dell’Organizzazione;
  • requisiti hardware e software;
  • verifica, standardizzazione e processi di qualità;
  • Cyber Security;
  • contrattualistica;
  • GIS;
  • Nuvole di Punti;
  • software specialistici;
  • processi di ingegneria.

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