Topolino #2946

Si conclude, in questo secondo numero dedicato al Salone del libro di Torino, la parodia con cui Topolino ha deciso di commemorare il centenario della morte di Bram Stoker, e dopo un primo episodio graficamente sontuoso ma narrativamente povero sono costretta a ritornare sui miei passi ed a ricredermi. Sì, perché in questa seconda parte […]

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Si conclude, in questo secondo numero dedicato al Salone del libro di Torino, la parodia con cui Topolino ha deciso di commemorare il centenario della morte di Bram Stoker, e dopo un primo episodio graficamente sontuoso ma narrativamente povero sono costretta a ritornare sui miei passi ed a ricredermi. Sì, perché in questa seconda parte anche i testi di Bruno Enna prendono il volo, la narrazione si fa più disinibita e meno trascinata, infila un paio di buoni spunti narrativi e dà il giusto twist agli eventi come sono narrati nel film di Coppola, reinterpretandoli. Pippo Van Helsing raggiunge finalmente il suo pieno potenziale, le vicende della bella (?) Lucilla si sciolgono e si riserva un lieto fine disneyano a tutti, ma chiaramente un lieto fine con riserva che sembra aver parlato intelligentemente con le interpretazioni più inquietanti del romanzo. Lo affiancano i sempre sontuosi disegni di Fabio Celoni, suoerbamente colorati dalla Andolfo.
Menzione particolare anche per i disegni di Ettore Gula, piccole caricature impaginate nei deliziosi schemi riassuntivi già presenti nello scorso numero, che insieme all’intervista finale, al backstage, ai bozzetti preparatori rendono questa storia un’operazione editoriale di un certo livello, che meriterebbe una pubblicazione a sé in volume speciale.
Certo, mi domando cosa succederà non tanto quando i bambini chiederanno di leggere il romanzo: è sempre un risultato encomiabile e in fondo si tratta di un’ottima lettura anche in tenera età. Mi domando piuttosto cosa succederà se i bambini vorranno vedere il film. Ma forse sottovaluto i bambini di oggi, io che avevo una paura fottuta anche solo a vedere La Storia Infinita (e sono rimasta uguale, non crediate).

Altre storie dell’albo sono:

  • Topolino e il mistero del silenzio in coro, una storia dedicata ai libri per il Salone di Torino, scritta da Augusto Macchetto e con i non eccezionali disegni di Claudio Sciarrone;
  • Paperino telecomandato, una deliziosa storia muta sceneggiata da Giorgio Salati e disegnata da Donald Soffritti;
  • Paperina, Brigitta e la controestate antisportiva, scritta (?) da Roberto Gagnor e disegnata da Ottavio Panaro;
  • Paperino, Paperoga e l’impresa da brivido, scritta da Giorgio Figus e disegnata da Ettore Guia.

Come sono? Beh, diciamo che questo ritorno in edicola per due numeri non mi ha concinta a ricominciare un acquisto costante di Topolino. Ma sicuramente lo terrò d’occhio per future iniziative speciali. Il che, comunque, è già qualcosa.

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