Speciale Civil War #1

Tutto quello che avreste voluto sapere su Civil War ma non avete mai osato chiedere. O, meglio, tutto quello che avrebbe dovuto essere in Civil War e di cui si iniziava a sentire la mancanza. Lungi dall’essere uno “speciale”, un dietro le quinte accessorio, come è stato presentato dall’editore italiano, Civil War Special #1 è […]

civil war frontline 11


Tutto quello che avreste voluto sapere su Civil War ma non avete mai osato chiedere. O, meglio, tutto quello che avrebbe dovuto essere in Civil War e di cui si iniziava a sentire la mancanza. Lungi dall’essere uno “speciale”, un dietro le quinte accessorio, come è stato presentato dall’editore italiano, Civil War Special #1 è un volume fondamentale per il grande affresco, quello che esplora meglio, fin’ora, i problemi legali, etici e sociali legati all’Atto di Registrazione. E sarà veramente difficile per i sostenitori di IronMan trovare una buona argomentazione per continuare a sostenere l’atto.

Infiltrata (Embedded, da Civil War: Front Line). Paul Jenkins mette in piedi una storia con tutte la carte in regola – e qualche asso nelle maniche: Ben Urich, giornalista del Daily Bugle, e Sally Floyd, giornalista del The Alternative, sono i protagonisti di questi sei episodi che si svolgono durante i primi tre numeri di Civil War, dal funerale al reporter John Fernandez (il cameramen dei New Warriors, morto a Stamford) all’ultima battaglia con l’entrata in scena di Thor, che – anche se noi lettori italiani ancora non lo sappiamo – alla fine del terzo numero ha ucciso Golia.
Poco dopo il funerale, l’Uomo Ragno rivela a Sally i suoi timori in merito all’atto di registrazione, prima del suo “smascheramento” e della conferenza stampa in cui IronMan rivela di essere Tony Stark. Si dimostra molto lucido di fronte a quella che altro non è se non una pubblica crocifissione dei supereroi, fomentata dal governo – che ha tutto da guadagnare a legare i superumani al proprio servizio – e sostenuta da un uomo che sembra mirare al potere più di quanto tenga a mente valori diversi. Meraviglioso in questo senso il dialogo-scontro tra IronMan e Prodigy, insieme alle riflessioni di Ben su come collassa una democrazia e scoppia una guerra civile (senza lesinare un puntualissimo riferimento all’America post-11/09). L’abuso governativo, il tentativo di manipolare i media, l’accento sulla “casualità” di molti avvenimenti e sulla grettezza sia di Tony Stark (cosa ci fa dietro al ritorno in scena di Goblin?) e di Reed Richards (un uomo che crede di poter controllare il futuro solo applicando formule matematiche), l’arresto finale ai giornalisti con violazione della libertà di stampa. Jenkins tenta di porre all’attenzione i 1001 motivi per cui la legge sulla registrazione va combattuta. E ci riesce.
Altro che “speciale”: una storia quasi più completa e profonda della serie pilota.

Barricate (Switching Sides, da Civil War: Choosing Sides #1 del dicembre 2006). Letto in fretta, ma comunque non entusiasmante per chi non sia entusiasmato in sé e per sé dal ritorno in scena di Venom.

7 Comments

  1. apprezzabile il fatto di affidare il punto di vista ai due reporter..anche se io ancora mi sto riprendendo dallo schock per quello che ha fatto spidey…

  2. Eh, secondo me è una sciocchezza e piangeremo lacrime amare. Questo averlo reso completamente succube di IronMan non può portare a nulla di buono, e secondo me squalifica un personaggio già di per sé non eccezionale (ora Elderion si arrabbia…). Nella storia di Jenkins un po’ di spessore lo riacquista, ma mi pare un salvarlo in corner.

  3. Dannazione no, un mega spoiler! Volevo solo ringraziare per il commento, mi fa piacere che un’intenditrice passi dalle mie parti…ma ora devo fuggire, questo numero non l’ho ancora letto! VIIIIIIIA!

  4. Paolo, hai ragione: post strepitoso! Me lo sto leggendo a pezzi per mancanza di tempo (tu e il conte siete troppo prolifici!), commenterò quanto prima. Grazie ^__^

    Scusa, Mancio, sono sempre spoilerosa, lo so. *__^

    Spero tu possa presto leggere questo numero per discuterne insieme: secondo me è un gran bel numero, probabilmente il migliore dell’arco narrativo di Civil War fin’ora edito in Italia.

  5. si molto bello però mi chiedo capitan america perchè non ha detto nulla quando sono state approvate le leggi antiterrorismo?simuove solo ora che tocca ai supereroi come disse un poeta quando colpivano gli ebrei e i comunisti noi non dicevamo nulla ora che tocca a noi gridiamo ma è troppo tardi

  6. Osservazione acuta. Non ho mai seguito molto Capitan America, però per quel poco che ho visto comprando di recente Thor (per il bellissimo Son of M e la storia con Magneto) mi pareva parecchio in crisi da un po’ di tempo… c’è anche stato qualche brutto errore di caratterizzazione, vedi la nuova orrenda Guerra segreta di Brubaker in cui Capitan America si arrabbiava con Nick Fury non tanto per avergli fatto far strage di innocenti quanto per averglielo fatto dimenticare… dovrebbe comunque parlare qualcuno che abbia seguito il personaggio più da vicino.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.