Canta che ti PAS 1192 (2): specifiche per l’information management

Se dovessi azzardare una suddivisione della “torta” BIM per indice di popolarità, in modo totalmente arbitrario e probabilmente ottimistico, ecco come mi sentirei di suddividerla. Molto facile trovare modellatori. Sempre più facile, almeno nel Regno Unito, trovare costruttori su un 48% di operatori già attivi in BIM. La specie che sembra scarseggiare è curiosamente relativa all’ambito più […]

Se dovessi azzardare una suddivisione della “torta” BIM per indice di popolarità, in modo totalmente arbitrario e probabilmente ottimistico, ecco come mi sentirei di suddividerla.

I popularity in BIM
Popolarità della (I) in BIM

Molto facile trovare modellatori. Sempre più facile, almeno nel Regno Unito, trovare costruttori su un 48% di operatori già attivi in BIM. La specie che sembra scarseggiare è curiosamente relativa all’ambito più proficuo e redditizio, perché per ogni Zaha Hadid (cui servono esperti modellatori per realizzare forme complesse) migliaia di geometri sfornano manualmente ogni giorno altrettante tabelle di computo. Le informazioni non sono popolari. Spesso purtroppo si parla di BIM come sinonimo di modellazione 3d.

Questo non potrebbe essere più sbagliato.

Ma scambiarsi informazioni all’interno di un processo progettuale collaborativo è difficile, specie in un mondo fatto di gente che parla per acronimi e si rifà a normative straniere. Chi si muove nel settore avrà sentito parlare, almeno una volta, di BS 1192:2007PAS 1192-2:2013, ma anche tra i professionisti del settore si tende a fare confusione tra i due documenti

Se non avete che cinque minuti da dedicare a questo argomento, è perfettamente inutile che ve li porti via: non dedicateli a me, ma dedicateli a guardare questo video di The B1m, che si pone l’ambizioso obiettivo di spiegare il PAS 1192-2 in 5:11 minuti.

..

Se viceversa avete ancora qualche minuto da spendere, e vi trovate nella condizione di dovervi chiarire una volta per tutte questo mondo fatto di codici e documenti, stringiamoci in un atto di solidarietà e cerchiamo, una volta per tutte, di fare chiarezza in questo intricato mondo. Scopriremo che non si tratta di complicate restrizioni, come siamo abituati a pensare in Italia, ma di preziosissimi aiuti per impostare in modo corretto ed efficiente un processo progettuale collaborativo, dal pre-concept fino al cantiere. E oltre.


 

BS:1192 vs PAS:1192 – Chi è chi

Quando si parla di protocolli per la progettazione in BIM, spesso si incontra un po’ di confusione tra questi due documenti, e a ben poco serve l’estensione apportata al famoso triangolo Brew – Richards (riportata qui sotto, per completezza).

BIM maturity level
Il famoso triangolo Brew – Richards per i livelli di maturità del BIM con indicati, nell’estensione sottostante, i documenti di riferimento per le varie fasi.

Nello schema sopra riportato, il British Standard 1192:2007 si trova alla prima riga della voce standards e abbraccia tutti i livelli “conosciuti” di maturità del BIM, dal più semplice dei CAD fino al livello 2. BS sta per British Standard. PAS sta per Publically Available Specification. A pagina III del PAS 1192-2, i britannici tengono a sottolineare la differenza:

This PAS is not to be regarded as a British Standard.

Se si desidera schematizzare la relazione tra BS 1192:2007 e i vari PAS 1192, si potrebbe dire che la BS 1192:2007 è un codice professionale (Code of Practice) che norma, a livello generale, la produzione collaborativa di informazioni relative all’ambito dell’architettura, dell’ingegneria e delle costruzioni (Collaborative production of architectural, engineering and construction information). L’acronimo BIM ricorre nel documento un totale di 0 (zero) volte. Viceversa il relativo PAS 1192-2, muovendosi nel rispetto dei British Standard, è un documento pubblicato dal British Standard Industry ma sponsorizzato dal Construction Industry Council, il cui scopo è specificare i requisiti necessari al conseguimento del BIM livello 2. La parola BIM ricorre nel documento circa un centinaio di volte (una media di circa 1,5 volte per pagina). In sintesi, il BS 1192:2007 è il cappello normativo sotto al quale i PAS 1192 espongono come raggiungere i propri obiettivi BIM rispettando le linee stabilite negli standard.


 

PAS:1192 – A cosa servono (e quanti sono)

I PAS al momento disponibili sono:

  • PAS 1192-2:2013, Specification for information management for the capital/delivery phase of construction projects using building information modelling;
  • PAS 1192-3:2014, Specification for information management for the operational phase of assets using building information modelling;
  • PAS 1192-4, non pervenuto: quello che si vede spesso indicato come PAS 1192-4 è in realtà un BS 1192-4:2014Collaborative production of information Part 4: Fulfilling employer’s information exchange requirements using COBie, riguardo al quale mi sono già dilungata a sufficienza;
  • PAS 1192-5:2015, Specification for security-minded building information modelling, digital built environments and smart asset management.
PAS composizione del titolo
PAS (Publically Available Specification): Composizione del codice

Livello 2 e Livello 3 possono entrambi ricorrere ai PAS 1192-2 e PAS 1192-3, rispettivamente per le fasi di progettazione/costruzione e di gestione dell’edificio. I fondi destinati alle fasi cui fa riferimento il PAS 1192-2, destinato al mondo di progettisti e costruttori, ricadono nel mondo del Capex (Capital Expenditure), ovvero le spese per il capitale: indipendentemente dal mondo dell’edilizia, si tratta delle spese per sviluppare o fornire asset durevoli per il prodotto o il sistema. Viceversa il PAS 1192-3 ricade nel mondo dell’Opex (Operating Expenditure), ovvero le spese di gestione e manutenzione.

PAS 1192 _ fruitori
PAS 1192:2 vs PAS 1192:3 I diversi fruitori
PAS 1192 _ 4d tempo
PAS 1192:2 vs PAS 1192:3 Il fattore 4d (ovvero quando entra in gioco chi)
PAS 1192 _ 5d investimenti
PAS 1192:2 vs PAS 1192:3 Il fattore 5d (ovvero costi di realizzazione vs costi di manutenzione)

 

BS 1192:2007 – I principi di base di un processo collaborativo

All’interno del documento di British Standard, vengono sistematizzati i principi della progettazione collaborativa, a prescindere dal BIM. A livello di processo, viene indicato che metodi e procedure vanno concordate e sottoscritte dalle varie parti in causa durante la fase di pre-construction e comprendono:

  • definizione di ruoli e responsabilità, con particolare accento sul ruolo di coordinamento tra le varie discipline;
  • adozione di convenzioni stringenti circa la nomenclatura e la codifica degli elaborati come degli elementi di progetto con particolare accento su:
    • la struttura dei nomi (si veda ad esempio, poco sopra, lo schema circa la struttura dei codici PAS);
    • il significato dei codici utilizzati, siano essi codici standard o codici specifici di progetto;
    • la nomenclatura dei contenitori (le cartelle, ad esempio, ma non solo).
  • adozione di codici specifici per il progetto e definizione delle coordinate spaziali (definite nell’annesso normativo A e banalmente costituite da posizionamento dell’origine e orientamento per il CAD tradizionale, coordinate di georeferenziazione per il BIM);
  • definizione e adozione del cosiddetto CDE (Common Data Environment) tra le varie parti, ovvero un sistema – possibilmente in cloud – di archivio e gestione dei documenti;
  • definizione della struttura e della gerarchia dei dati all’interno del Common Data Environment, con relativi criteri di archiviazione e convenzioni di nomenclatura.

Come già detto, ma mai detto abbastanza, questi principi esulano dal BIM e dovrebbero governare qualunque processo collaborativo, sia esso effettuato tramite CAD, tramite Excel o tramite incisioni su tavolette d’argilla.


 

PAS 1192-2:2013 – Tradurre il tutto in BIM

Per implementare il processo sopra indicato in un contesto di BIM livello 2, si inizia a parlare di documenti quali Bim Execution Plan, Master Information Delivery Plan, Construction Programme, Project Implementation Plan e altre amenità. Mi perdonerete se faccio loro riferimento utilizzando la nomenclatura inglese, spero, e mi perdonerete se non faccio loro riferimento utilizzando i rispettivi acronimi: trovo che l’utilizzo degli acronimi in ambito BIM (eccolo, il padre di tutti) stia raggiungendo livelli di feticismo e autocompiacimento francamente ridicoli.

Bulding Information Exchange - Documents Diagram
Relazione tra i vari documenti coinvolti nella gestione delle informazioni di progetto

1) Construction Programme

Per Construction Programme si intende un programma dei lavori, nel senso più temporale del termine: il programma deve prevedere scadenze per le varie fasi, sia di progettazione che di costruzione, ed è il documento madre, la specifica di tutte le specifiche, a fronte del quale deve essere confrontato il Master Information Delivery Plan.

2) Master Information Delivery Plan

Sulla base delle indagini effettuate dalla catena dei fornitori (siano essi progettisti o costruttori), viene sviluppato un programma di consegna delle rilevanti informazioni: questo programma viene confrontato con il programma generale dei lavori, per verificare che le informazioni rilevanti vengano consegnate in tempi adeguati.

2a) Task Team Information Delivery Plan

Una tabella, compilata dai vari responsabili dei vari gruppi, che va poi a confluire nel Master Information Delibery Plan.

Task Information Delivery Plan
La base per un Task Information Delivery Plan così come riportata nel template per un Post Contract-Award BIM Execution Plan a cura del Construction Project Information Committee britannico

3) BIM execution plan

Più appropriatamente detto BIM project execution plan (per distinguerlo dai BIM execution plan relativi alle implementazioni aziendali), è probabilmente il documento più importante dell’intero processo e contiene:

  • le informazioni di progetto;
  • un elenco delle informazioni richieste al committente (Employer Information Required);
  • il vero e proprio Project Implementation Plan di cui al punto 4;
  • gli obiettivi principali del processo collaborativo;
  • le principali scadenze, o milestone;
  • le strategie di consegna del modello (es: condivisioni periodiche vs. collaborazione in tempo reale).

Una prima versione del BIM execution plan dovrebbe essere condivisa prima della stesura definitiva del contratto. Il Construction Project Information Committee mette a disposizione due diversi template per le due diverse fasi:

3a) Project Implementation Plan

Cuore del BIM execution plan, è la risposta diretta alle varie indagini e contiene tutti i passi che devono essere effettuati per poter realizzare il progetto nei tempi e nei modi richiesti dal BIM Execution Plan e dal Master Information Delivery Plan. Può assumere varie forme, a partire da un elenco di task in forma tabellare. Può contenere diverse voci, dall’acquisto di Hardware e Software fino all’implementazione del personale.

 

 

La prima cosa che dovrebbe saltare all’occhio da questo albero e dai relativi documenti coinvolti, è che il PAS 1192-2 suggerisce di anticipare le fasi di pianificazione delle informazioni alle fasi di stesura del contratto anche in sede di procurement, per accertare le competenze dei potenziali fornitori. Si tratta quindi di chiedere, in fase di offerta, un piano di come si intende rispondere alle scadenze e alle richieste evidenziate nei documenti di specifica.

Queste indagini vengono fondamentalmente condotte tramite tre tipi di documenti:

4a) Supplier Resource Assessment Form

Parte dei documenti di “indagine” che devono essere restituiti compilati, può essere costituito da un semplicissimo form che mappi le risorse e il loro livello di competenza. È importante notare l’approccio individuo-centrico del processo: i professionisti non sono figure prive di identità e di nome, ma individui specifici di cui viene indicato nome, ruolo e competenza.

Supplier Resource Assessment Form
Il Supplier Resource Assessment Form è un documento in cui le risorse devono essere identificate in modo specifico, perché costituiscono parte dell’offerta: l’approccio di molti studi italiani, che vedono il professionista come un individuo senza nome intercambiabile a piacimento, contravviene in modo esplicito le indicazioni fornite nel PAS.

Anche in questo caso è disponibile un template on-line.

4b) Supplier IT Assessment Form

Richiede di indicare, oltre ai contatti di reperibilità del Project Leader, i contatti del CAD/BIM Manager e quelli dell’IT Manager che quindi deve essere direttamente coinvolto nei processi relativi allo scambio di informazioni del progetto, anziché essere un semplice tecnico sistemista come spesso accade in Italia. Per ogni tipo di informazione, poi, devono essere indicati il formato, il metodo di distribuzione e i diritti di riproduzione. Le informazioni indicate nel template del Construction Project Information Committee sono:

  • i disegni cartacei;
  • i disegni cartacei sotto forma di schizzo;
  • i rilievi;
  • i documenti di note e commenti;
  • i file necessari per la stampa dei disegni;
  • gli eventuali modelli BIM/CAD bidimensionali;
  • i modelli BIM/CAD tridimensionali;
  • le visualizzazioni 3d;
  • i documenti di specifiche;
  • le tabelle (schedules);
  • gli elenchi di quantità (bill of quantities);
  • le comunicazioni tra i professionisti;
  • i verbali delle riunioni;
  • gli appunti giornalieri (diaries);
  • le relazioni (reports);
  • le indagini e i sopralluoghi (surveys);
  • informazioni relative alle indagini e le sonde effettuate in cantiere (site investigations);
  • piani di spesa;
  • cronoprogrammi;
  • richieste di informazioni;
  • gli aggiornamenti rispetto alle voci di intervento da capitolato (change orders);
  • le istruzioni inviate da parte dell’architetto;
  • valutazioni;
  • fotografie;
  • video;
  • documenti di appalto;
  • pacchetti di appalto;
  • offerte di appalto;
  • le risposte alle offerte di appalto.

A mio parere, di tutti i documenti richiesti questo è il più interessante verso un mondo in cui siano proibite le tabelle in AutoCAD e i capitolati in Photoshop.

Inoltre, nella voce relativa al modello CAD/BIM, è necessario indicare ad esempio le strategie che verranno seguite rispetto alle misure (il fantomatico grado di precisione richiesto, ad esempio), la filosofia adottata rispetto agli standard internazionali e specifici del progetto, ma anche le politiche aziendali adottate rispetto all’uso di strumenti on-line, informazioni circa la LAN, il sistema operativo utilizzato sulle macchine, la velocità di connessione, la possibilità di stampare e fare scansioni in grande formato.

4c) Supplier BIM Assessment Form

Un riassunto dei due precedenti.


Employer’s Information Requirements – tutto parte dal committente

In fase di appalto, sia esso un assegnazione d’incarico progettuale o comprenda anche l’esecuzione dei lavori, è il committente a dover fare il primo passo fornendo una serie di specifiche e di informazioni necessarie alla stesura del BIM execution plan. Anche per queste informazioni esistono dei template on-line. A livello generale, le specifiche si suddividono in:

  • Tecniche;
  • Gestionali;
  • Commerciali.

Il minimo richiesto nel PAS 1192-2 comprende:

  • A livello di Information management:
    • definizione dei livelli di dettaglio (LoD) nelle diverse fasi;
    • specifico training richiesto ai fornitori (esplicitamente dichiarato come difficile da rendere obbligatorio);
    • pianificazione dei flussi di lavoro e delle relative restrizioni all’accesso dei dati (la cosiddetta data segregation);
    • richieste in termini di coordinamento e clash-detection;
    • outline dei processi collaborativi e dell’apporto richiesto ai vari fornitori;
    • richieste in termini di previdenza sociale e sicurezza sul lavoro (il cosiddetto H&S, ovvero Health and Safety);
    • protocolli di sicurezza informatica richiesti;
    • specifiche circa le informazioni da includere (o escludere) nei modelli BIM;
    • specifiche circa eventuali restrizioni di peso circa i file di modello e, più in generale, i file che vengono scambiati (es: limite di capienza delle caselle e-mail, dimensione dell’ftp o di altro Common Data Environment, ecc.)
    • piano di conformità;
    • definizione del sistema di riferimento da utilizzare nei modelli (coordinate spaziali, georeferenziazione ecc.);
    • un elenco dei diversi software coinvolti nel progetto, con relativa versione richiesta.
  • A livello di Commercial Management:
    • principi per l’allineamento degli scambi di informazioni, delle fasi di lavoro e degli obiettivi (es: definizione della settimana lavorativa, gestione dei fusi orari ecc.);
    • obiettivi strategici delle informazioni contenute nei modelli;
    • un elenco dei diversi software coinvolti nel progetto, con relativa versione richiesta;
    • un Responsibility Matrix Setting, ovvero una suddivisione per disciplina delle varie parti responsabili per le varie parti del modello;
    • un elenco degli standard e dei documenti di specifica utilizzati nel progetto;
    • un elenco specifico di ogni modifica apportata agli standard (interessante notare come il PAS riconosca questa realtà anziché cercare di combatterla come vorrebbero alcune frange estremiste dei teorici BIM).
  • A livello di Competence Assessment:
    • dettaglio circa le competenze specifiche che i fornitori devono essere in grado di… beh, fornire;
    • Past Performance Questionnaires (questionari atti a indagare circa le precedenti esperienze del fornitore), Performance Evaluation Programs (programmi per verificare le effettive capacità del fornitore), questionari di qualunque natura;
    • specifiche circa il modo in cui verranno valutate le offerte (specialmente in sede di appalto).
revit standard - LOD Level of Detail
schema dei LOD: una delle informazioni richieste al cliente

 

La risposta della catena produttiva

A seguito di specifiche ben determinate in fase di pre-contratto, il resto del processo è semplice (almeno a parole). A ciascun fornitore è stato chiaramente indicato cosa sarà chiamato a produrre e in quale fase: il cliente o il suo project manager (pull) si interfaccia con la catena dei fornitori (push) in un flusso di lavoro organico e continuo.

PAS1192_2 Supply Chain
Il flusso di lavoro e di scambio delle informazioni in sede di BIM level 2 così come delineato nel PAS 1192-2

Estendere il Common Data Environment

Un Common Data Environment tradizionale si suddivide tipicamente in quattro spazi:

  • uno spazio dedicato al caricamento dei file da parte dei fornitori (es: dove il consulente illuminotecnico carica la pianta di un controsoffitto);
  • uno spazio in cui il project manager carica i documenti coordinati (es: il coordinated ceiling plan, in cui il progetto del consulente è stato coordinato con quello degli altri);
  • uno spazio in cui vengono pubblicati i documenti approvati (es: il coordinated ceiling plan ufficialmente approvato da architetto e cliente);
  • uno spazio di archivio, per lo storico di progetto.

Quando si tratta di BIM, questo quadro deve essere esteso. Non si tratta più infatti di procedere per successive consegne al termine di ogni fase, ma di coinvolgere più fitte fasi di interscambio e di far sì che anche le figure di specialisti e fornitori normalmente esterne allo scambio di questi dati vengano coinvolte e partecipino al Common Data Environment. In parole povere, i file di progetto non si fermano alla fase di appalto, mentre la dura realtà del cantiere corre selvaggia durante le fasi di costruzione, per poi venir recuperati tramite rilievo nell’utopica fase di as built, ma vengono costantemente mantenuti aggiornati e costituiscono una base affidabile pronta per essere consegnata nelle mani del Level 3.

PAS 1192_common data environment
Organizzazione di un Common Data Environment per lavorare in BIM livello 2: il rettangolo centrale evidenzia le parti richieste nel British Standard (il resto è PAS)

 


Documenti di riferimento:

Elenco sintetico dei template citati nell’articolo:

 

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