Bussando alla porta del cielo (Knocking on Heaven’s Door da Wolverine #48 del gennaio 2007). Guggenheim tenta di rimediare alla vaccata della rigenerazione integrale di Wolverine con una storia in appendice, e non ci riesce. Le ultime tre morti di Logan vengono recuperate e rinarrate con un’aggiunta nell’aldilà che, nonostante Ramos cambi tratto tornando – anche se per pochi istanti – a disegnare bene, convincono poco. Wolverine, sulla falsa riga delle stupende introspezioni nel limbo regalateci da Claremont, incontra nell’aldilà il proprio, i propri rimorsi, la sua Jean, il suo Lazaer. Come? Chi diavolo è Lazaer? Ah, non lo so. E se state pensando che come spiegazione sia un po’ pochino… beh, direi che avete ragione. Un peccato, perché la chiusura (“anche quando vinco, perdo”) è buona. Certo, ci pensa il finale con Logan a letto con l’atlantidea, a buttare nuovamente in vacca tutto. Insomma, personalmente avrei fatto anche a meno di questa storia.
Nota di traduzione: quando impareranno a tenere uguale i titoli che si rifanno ad altri titoli non tradotti in italiano?
Salvatore #3 (Savior #3 da Wolverine: Origins #8 del gennaio 2007). Continua il massacro ad opera di Daniel Way e della raccapricciante accoppiata Dillon – Kemp. Dialoghi inutili, voce fuori campo irritante.
La Strada Tortuosa – Circolo Oscuro e La Strada Tortuosa – Palude Gotica (The Winding Way: Dark Carnival e The Winding Way: Swamp Gothic, da Nightcrawler #8 e #9 del settembre e dell’ottobre 2005). Si conferma una lettura piacevole la miniserie dedicata al passato di Nightcrawler. Il motivo del suo viaggio in patria si rivela, così come si aprono dei flash-back su Margali, Amanda, Jimaine. Un piacere rivedere cose e personaggi che da tempo non calcavano queste scene. Anche se continuo a rimanere perplessa sulla scelta editoriale.
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