"All this he saw, for one moment breathless and intense, vivid on the morning sky; and still, as he looked, he lived; and still, as he lived, he wondered."

Microchip, arsenico e vecchi merletti

Parlando di serie televisive e, in particolare, di seconde stagioni, molti sono i ritorni quest’anno. In primis Chuck. Ricordate? Il nerd nel cui cervello veniva scaricato l’intero database congiunto di CIA e NSA. Ebbene è tornato, con il cast al completo: Zachary Levi nei panni dell’imbranato (ma sempre più spigliato… o quasi) Chuck ormai alle prese con l’annoso dilemma "voglio che mi tolgano l’intersect dalla testa oppure no?"; la bionda Yvonne Strack… Strah… questa bionda nei panni dell’agente Walker della CIA; l’impagabile Adam Baldwin nei panni del legnosissimo agente Casey dell’NSA (o era il legnosissimo Adam Baldwin nei panni dell’impagabile agente? non ricordo); Joshua Gomez nei panni del Kevinsmithiano amico di Chuck. E, naturalmente, il per nulla disprezzabile Matthew Bomer che così apriva la prima stagione.
In questa seconda stagione, il motivo principale sembra essere il recupero dei pezzi per costruire un nuovo intersect e poter smettere di affidare la sicurezza nazionale a Chuck, il che è un pensiero rassicurante un po’ per tutti. Meno rassicurante è che, a insaputa di tutti, Casey è stato incaricato di liberarsi di Chuck come lui fa meglio una volta che il nuovo computer sia stato ricostruito. Per il momento, comunque, il problema non sembra porsi, tra agenti del Fulcrum (l’organizzazione fuoriuscita dalla CIA che trama per impossessarsi dell’intersect), provvidenziali inciodenti e Bryce Larkin che veglia da lontano sull’amico (e questo sì che nohn è un pensiero rassicurante).

Ma Chuck non è il solo gradito ritorno di una serie decisamente folle e sopra le righe. E’ tornata anche La serie folle per eccellenza. Il magico mondo di Amelie incontra Six Feet Under nella persona di Ned, the pie-maker, l’uomo che riporta in vita i morti con un tocco e con un altro tocco li rimanda a dormire (a meno di accettare che, per lasciarli in vita, muoia qualcos’altro di peso equivalente nel raggio di cento metri). Ambientazione zuccherosa, tematiche macabre e improbabili personaggi popolano il mondo di Ned, dove due sorelle ex dive del nuoto sincronizzato vivono in casa tutto il giorno nutrendosi di torte drogate con gocce omeopatiche dalla nipote riportata indietro dalla morte senza che loro lo sappiano, dove un cinico (ma naturalmente non così cinico) investigatore privato vive sfruttando la dote di Ned oltre che lavorando a maglia e costruendo deliziosi libri pop-up, dove la gente uccide per prodotti cosmetici a base di miele o per tartufi bianchi italiani, e dove torbidi segreti si annidano sotto la glassa al cioccolato.
Notevole e consigliatissimo.

Ultimo ma non ultimo, torna l’avvocato che vede George Michael. Ormai convinto di essere un profeta che riceve le sue visioni dall’alto (o forse no?), Eli Stone è altrettanto convinto che non sia una buona idea vivere con un aneurisma al cervello (o forse no?) e alla fine della prima stagione si era fatto operare. Risultato, niente più visioni. E questo è positivo? La sua analista, una Sigourney Weaver special guest, non la pensa così e ritiene che l’avvocato avverta dentro di sé un incolmabile vuoto. Ma è proprio così? Tempo di scoprirlo quando il fratello di Eli ha una visione, il suo datore di lavoro ed ex-quasi-suocero rimane intrappolato nel crollo di una banca e la sua analista si rivela essere non così reale e non così analista. Dopo qualche timore di assistere alla cazzata sceneggiativa del secolo, Eli Stone si riprende bene e promette molto bene. Come le altre due serie, del resto.


Mi congedo segnalandovi la rubrica di Damiani, molto più tempestivo ed approfondito di me quando si tratta di serie televisive. Enjoy.

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5 Comments
  • Damiani
    Posted at 15:05h, 21 October Reply

    Pushing Daisies e Eli sono il pane quotidiano di questo ottobre seriale (non vedo l’ora di vedere le seconde stagioni!)

  • Shelidon
    Posted at 18:07h, 21 October Reply

    Un fine esteta come te non poteva non apprezzare, mio caro.

  • Oloreheri
    Posted at 18:20h, 23 October Reply

    Mmmh… fammi indovinare, tutte queste belle cose vanno su Sky, vero?

    Ok, accontentiamoci del nostro buon CSI, NCIS e Criminal Minds…

  • Shelidon
    Posted at 21:03h, 23 October Reply

    Eh no, vanno a dorso di mulo.

  • Quadrilatero
    Posted at 22:14h, 30 October Reply

    Pushing Daisies prima o poi mi tocca.

    Mi ha fatto molto ridere il commento di Adam Baldwin. A sua difesa dico che in Firefly era altrettanto stronzo (di più!!!!!!!) ma non così legnoso.

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