Oggi è la giornata della Colletta Alimentare.
E fin qui niente di nuovo (a parte il fatto che il logo sembra una clip art del pacchetto di Office e la cosa mi genera un certo turbamento).
Aderisce anche il supermercato vicino a casa mia, punto spesa storico del milanese e recentemente ribattezzato dopo l’acquisizione di un nuovo brand di un noto gruppo francese (eppure rimasto ai soliti livelli come tasso di deprimenza e vecchietti inaciditi).
E fin qui nulla di particolarmente sconvolgente (a parte il fatto che i prodotti di cartello sono pessimi e vende quasi solo prodotti di cartello, quindi non so se invidio i poveretti cui arriverà quel tonno in scatola).
Ciò che invece scalda il cuore e allarga la mente, è la folla di bambini che aiutano i volontari a distribuire sacchetti vuoti e ritirare sacchetti pieni. Uno in particolare. Che potrebbe addirittura essere l’unico a salvarsi quando infine metterò in atto la mia erodiaca crociata contro i fastidiosi marmocchi. Se pensavate di farvi dare il saacchetto della colletta e usarlo per portare a casa la vostra spesa, per non pagare il sacchetto, avete fatto male i conti. Vostra o meno, il bambinetto ve la porterà via di mano, veloce ed implacabile, e ignorando le lamentele più o meno veementi di vecchiette e zotici, porterà la vostra spesa al suo banco. E non ci saranno santi. Catartico.

Pride Month 2025 – Words of the Day
Letters in Exile: Rumi’s Longing for Shams al-Din Tabrizi “Since Shams appeared,my heart has been a hundred thousand burning lamps.The world is a candle, and I am the wick:I am consumed in the flame of love.”— Divan-e Shams-e Tabrizi, 13th century, Persia Among the most
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