"All this he saw, for one moment breathless and intense, vivid on the morning sky; and still, as he looked, he lived; and still, as he lived, he wondered."

Death Note #6

deathnote

Capolavoro.
Erano mesi, ma che dico, erano anni che non leggevo con tanta avidità un manga, dai tempi di Angel Santuary che non trovavo un disegno tanto raffinato accompagnarsi ad una storia così intensa e così ben costruita.
Il complicato intreccio logico-investigativo continua a dipanarsi con Light e Kira che hanno dimenticato di essere i serial killer avendo rinunciato ai loro quaderni della morte, il nuovo spietato Kira dell’industria Yotsuba, Kira che incontra nuovamente Rem e molto altro. La coerenza logica, la psicologia dei personaggi e la tensione rimangono sempre a livelli altissimi, sia nelle complicate e splendide sequenze di dialogo che nelle ben costruite e direi quasi catartiche scene d’azione. Un manga che continua a stupire, avvincere, appassionare ed estasiare. Tsugumi Ohba è molto più di un autore: è un romanziere, un ottimo sceneggiatore, un genio, e i disegni di Takeshi Obata sono semplicemente meravigliosi, non credevo di aver mai potuto provare tanta libidine estetica con un’ambientazione metropolitana e le copertine gotiche sono semplicemente meravigliose.
Un’ultima nota sull’edizione italiana: non bastavano gli errori di traduzione e le sviste per cialtroneria (Rem che diventa un maschio perché traducono alla giornata e nessuno si è informato sugli sviluppi futuri della trama, ad esempio), né i volumetti accoppiati alla membro di segugio come al solito per cui a metà di ogni numero ci troviamo un reprise delle pagine precedenti che invece dovrebbe andare all’inizio del numero stesso (forse non tutti sanno che i volumi propinatici dalla Planet Manga sono i 3/4 del volume originale e il quarto mancante finisce nel numero successivo, di modo che dopo la prima uscita bisogna aspettare la quinta per avere un volume con le pagine giuste), non bastavano le costine stampate e tagliate da un epilettico o la carta igienica con inchiostro da giornale, non bastava la rilegatura con lo sputo. Abbiamo anche il piacere di assistere all’eliminazione degli inserti a colori dell’edizione originale. In questo numero, altre dieci tavole a colori stampate in bianco e nero. Continuiamo così. La cessione in esclusiva dei diritti è un abominio che in un paese civile non dovrebbe trovare spazio: ai signori della Planet Manga farebbe comodo un po’ di concorrenza per tornare a ricordare che cosa sono gli standard di qualità.

not so Holy Land

Shomèr ma mi-llailah?

Last night I dreamt I was back in Jerusalem. I was wandering the streets at night, it was late, and yet the air was thick with heat and sweat. The alleys were as deserted as they get, the only movement was the shimmering of the

Read More »
Pride Month

Pride Month 2025: Story of the Day

Queer Voice and Urban Wit in the Poetry of Abu Nuwas In the glittering intellectual courts of Abbasid Baghdad, one poet spoke of queer desire with wit, joy, and unapologetic sensuality. Abu Nuwas (c. 756–814 CE) — satirist, court jester, and literary rebel — composed

Read More »
Pride Month

Pride Month 2025: Words of the Day

Unbound, Unnameable: Desire and Dissolution in Marguerite Porete’s Mirror “Love has no why,and the soul who loves has no need to ask.She is unbound. She neither wills nor does not will,for she is held, wholly,in the embrace of Love’s will.”— Marguerite Porete, The Mirror of

Read More »
Share on LinkedIn
Throw on Reddit
Roll on Tumblr
Mail it
4 Comments
  • babilonia61
    Posted at 19:20h, 26 August Reply

    Ci sono blog su cui si passa con piacere sia per leggerli, sia per salutare: questo è uno di quelli.

    Felicità

    Rino, sbirciando.

  • heraclitus
    Posted at 07:44h, 27 August Reply

    concordo su tutto. sull’assoluto splendore del manga e sulla scarza qualità dell’edizione.

    sono terribilmente tentato di vedere tutte le puntate dell’anime per vedere come va avanti, ma forse aspetterò e leggerò prima tutto il manga. chissà…

  • Shelidon
    Posted at 14:52h, 27 August Reply

    Ciao a te, Rino: sempre felice di vederti bazzicare di qui.

    Heraclitus, resisti. Mi dicono che ci sono un paio di cosette che è meglio non bruciarsi.

  • heraclitus
    Posted at 07:17h, 28 August Reply

    spero di riuscirci, ma è davvero dura…

Post A Comment

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.

RELATED POSTS

Shomèr ma mi-llailah?

Last night I dreamt I was back in Jerusalem. I was wandering the streets at night, it was late, and yet the air was thick with heat and sweat. The alleys were as deserted as they get, the only movement was the shimmering of the

Read More

Pride Month 2025: Story of the Day

Queer Voice and Urban Wit in the Poetry of Abu Nuwas In the glittering intellectual courts of Abbasid Baghdad, one poet spoke of queer desire with wit, joy, and unapologetic sensuality. Abu Nuwas (c. 756–814 CE) — satirist, court jester, and literary rebel — composed

Read More

Pride Month 2025: Words of the Day

Unbound, Unnameable: Desire and Dissolution in Marguerite Porete’s Mirror “Love has no why,and the soul who loves has no need to ask.She is unbound. She neither wills nor does not will,for she is held, wholly,in the embrace of Love’s will.”— Marguerite Porete, The Mirror of

Read More