"All this he saw, for one moment breathless and intense, vivid on the morning sky; and still, as he looked, he lived; and still, as he lived, he wondered."

X-men deluxe #184

Exogeno #2 (Exogenetic #2, da Astonishing X-men #32 del gennaio 2009). Continuano le nuove avventure degli stupefacenti X-men, e devo confessare che l’inconfondibile gusto di Ellis per la battuta ad ogni costo è insieme punto di forza e grande debolezza di questa storia. Se nel primo episodio, una sequenza d’azione alla Die Hard, il tono leggero poteva essere un ottimo modo di stemperare quella che altrimenti sarebbe stata una trovata improbabile persino per gli X-men, in questo caso la comparsa della biosentinella, la comparsa di personaggini come la Covata esigerebbero forse un trattamento differente. Ma Ellis è famoso per mantenere lo stesso registro linquistico sempre e comunque, così ci troviamo con Hank e la Brand che flirtano su un jet mentre trascinano per la faccia una sentinella con un arpione, un Wolverine che definisce “schifoidi” la covata, uno Scott che consiglia di non vomitare con un campo di forza attorno (saggio consiglio, per carità, non è questo il punto) e una “rivelazione” finale che francamente non ha alcun mordente.

Non ti lascio indietro #1 (Not forgotten #1, da X-Force #17 del settembre 2009). Ormai è ufficiale: questa serie ha stufato. Se inizialmente avrebbe anche potuto essere vagamente decente l’idea di avere una squadra più “adulta” per storie a tinte più fosche, ora il pretesto per sbudellare è ad ogni angolo. E le storie dove sono? Le psicologie dei personaggi? Alla terza crisi di coscienza di Proudstar in cinque numeri sono veramente pronta a suicidarmi. E non so francamente a cosa serva il dibattito alle nazioni unite (sentinelle? sì, lo sappiamo, era nella prima storia dell’albo) né la comparsa dei giganti del ghiaccio, ma non presagisco nulla di buono.
Nota scontata ma necessaria: a chi è venuto in mente di tradurre il titolo in questo modo?

Il ritorno di Legione #2: Errori di calcolo (Return of the Legion #2: Security Blankets, da New Mutants #2 dell’agosto 2009). Nostalgico, stentato, senza idee.
Ovviamente il security blanket del titolo originale nulla ha a che vedere con un errore di calcolo. Si tratta di un termine, derivato dai Peanuts e dalla famosa coperta, per indicare un oggetto feticcio la cui vicinanza trasmette sicurezza. In questo caso il titolo tenta probabilmente di sottolineare l’importanza della bambola di Marci. Importanza che la traduzione italiana tenta invece di attribuire a… cosa, esattamente? Mah.

Strategia di fuga (X-it strategies, da X-Factor #46 del settembre 2009). Persino X-Factor questo mese è seduto. Se non fosse per la parte di storia nel futuro, che continua a essere piuttosto stuzzicante, la faccenda di Monet posseduta da Cortex è di una noia sconcertante.

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2 Comments
  • pirkaff
    Posted at 16:52h, 08 August Reply

    La Covata per gli uomini x sono sempre stati gli "schifoidi" dall'alba dei tempi. :-)
    Sono 10 anni che non compro più un albo degli x-men ma proprio questa settimana mi sono riletto tutti i vecchi numeri in mio possesso ed è stata una immersione nei ricordi. :-(

  • Shelidon
    Posted at 17:32h, 17 August Reply

    Non era tanto un commento sugli "schifoidi" in sé, quanto sul tono generale. E se un Wolverine sarcastico è comunque abbastanza nel personaggio, Scott è completamente fuori tono.

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