Dampyr #109 – Il cuore di Gorislav

Soggetto e sceneggiatura: Diego Cajelli Disegni: Luca Raimondo (occhio, per l’amor di dio, il suo sito emette suoni sinistri: non adatto se vostra nonna cardiopatica sta sonnecchiando sul divano accanto a voi) Copertina: Enea Riboldi «Nel corso della guerra civile jugoslava, Kurjak è stato costretto a giustiziare un commilitone impazzito, il capitano Gorislav. Ma, tra […]

Soggetto e sceneggiatura: Diego Cajelli
Disegni: Luca Raimondo (occhio, per l’amor di dio, il suo sito emette suoni sinistri: non adatto se vostra nonna cardiopatica sta sonnecchiando sul divano accanto a voi)
Copertina: Enea Riboldi

«Nel corso della guerra civile jugoslava, Kurjak è stato costretto a giustiziare un commilitone impazzito, il capitano Gorislav. Ma, tra le file della mafia del Montenegro, c’è un uomo simile a lui, che si fa chiamare “il Principe”: per svelare il suo segreto, Harlan e soci si fanno passare a loro volta per gangsters…»

Ora, Cajelli è un grande scrittore. Non ne siete convinti? Beh, prego recarsi sul suo blog e leggere, ad esempio, il post che parla dell’ultima puntata di X-Factor. Tutto.
Fatto?
Bene.
Ora, Cajelli è un grande scrittore e personalmente Dampyr mi è quasi sempre piaciuto (tranne quando scivolano in eterne saghe sul padre, e allora lì no, tutti i miei neuroni meno uno fuggono urlando inseguiti da quell’uno in nero che urla Luke io sono tuo padre). Da qualche numero a questa parte i miei neuroni avevano anche smesso di correre, quindi direi che le cose non vanno poi così male: in questo numero in particolare ritornano le atmosfere slave, la guerra civile, gli zingari, la mafia russa e tutta quella robaccia che ci piace tanto. Eppure a questo numero manca qualcosa. Sarà per la questione del cuore nello scrigno, che fa molto Biancaneve o – se preferite – Pirati dei Caraibi. Sarà perché alla fine il tutto è sviluppato in modo fin troppo semplice e lineare (un po’ di complessità non avrebbe guastato, insistendo ad esempio sulle motivazioni e sugli eventuali doppi fini della ragazza zingara). Sarà che sto invecchiando. Ma alla fine è un bel po’ che non leggo una storia di Dampyr che sia veramente avvincente. Dai, ce la potete fare.

4 Comments

  1. Mah, proprio grave grave no, però se ti piacciono le serie bonellidi un po’ a tema merita: insieme a Brendon (fantasy-fantascientifico-instigativo ambientato in un futuro medievale post-apocalittico) è uno dei soggetti migliori. Anche se, devo avvertirti, trattasi di vampiri: il protagonista è un dampyr appunto (padre vampiro, madre umana, concepimento “tradizionale”), suoi compagni oltre al Kurjak di questa storia sono una vampira, appunto, e ogni tanto saltano fuori dei egizi, fantasmi della vecchia Europa, diavoli, pozzi maledetti ecc. Molto carino, secondo me. Quando non partono per la tangente con il padre.

Leave a Reply

Your email address will not be published. Required fields are marked *

This site uses Akismet to reduce spam. Learn how your comment data is processed.