Dei che muoiono ma non se ne curano

Perché, vi domanderete voi, mi sono messa a leggere un libro sui culti misterici greci. E il perché, ahivoi, non ve lo dirò. Vi basti sapere che ha a che vedere con il progetto malato di cui parlavo qualche tempo fa. Mi aspettavo il solito libro-fuffa a sfondo esoterico. Al contrario, devo dire di essere […]

Perché, vi domanderete voi, mi sono messa a leggere un libro sui culti misterici greci. E il perché, ahivoi, non ve lo dirò. Vi basti sapere che ha a che vedere con il progetto malato di cui parlavo qualche tempo fa.
Mi aspettavo il solito libro-fuffa a sfondo esoterico. Al contrario, devo dire di essere rimasta piacevolmente sorpresa dal carattere contemporaneamente divulgativo ma ben documentato, scorrevole ma ben annotato, semplice ma critico con cui l’autrice – dottoranda nella materia – ha trattato l’argomento dei vari “misteri” di origine greca e orientale. In particolare, analizza il celebre culto di Dioniso con quella simpatica abitudine dei praticanti di andare a caccia di capretti a mani nude per poi cibarsi delle loro crude carni, il culto orfico in cui i discepoli imparavano a memoria la via per i campi beati (letteralmente: dopo cerbero, la prima a destra, ignora il pioppo e gira a sinistra, poi sempre dritto), il culto di Iside e quello “statale” di Demetra e Kore, quello orientale di Mithra e, infine, il mio preferito: il mito frigio di Attis e Cibele (Attis, un uomo inutile: tutto ciò che fa è evirarsi e questo lo rende degno dell’amore della dea, vai a capire le donne), i cui sacerdoti si eviravano in allegria e i cui iniziandi venivano sepolti in una buca per poi essere irrorati del sangue di un toro sacrificato sulle loro teste.
Semplificazioni a parte, è stato molto interessante osservare questo strano rapporto dei misteri con la morte che – tranne nel caso di Kore – diventa lo strumento attraverso il quale gli dei attorno a cui ruotano i culti misterici rinascono a rinnovato potere.
E, per un’ambientazione in cui – come si suol dire – “i morti camminano tra noi”, la cosa è stata piuttosto utile.

Titolo: Le religioni misteriche;
Autore: Farioli Marcella;
Editore: Xenia;
Data di Pubblicazione: 1998;
Collana: I tascabili.

3 Comments

  1. @ Elderion: pensa, tra qualche centinaio di anni qualcuno magari dirà lo stesso del gay pride

    @ Shepp: mmm… nell’ambientazione che stiamo sviluppando gli zombie rivestono un ruolo un po’… particolare. Parliamone! Ti mando un messaggio privato.

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