L’erba ti fa male se la fumi senza stile

  Francamente io ho sempre sostenuto che nei Teletubbies qualcosa di inquietante era capace di smuovere le più profonde corde dell’orrore nell’animo umano, come sostenuto di recente anche dal sempre mirabile Conte in questo post. Orbene, si stava elucubrando con il mio ragazzo sui consistenti parallelismi tra i Malefici Quattro e Cavalieri dell’Apocalisse quando è […]

 

Francamente io ho sempre sostenuto che nei Teletubbies qualcosa di inquietante era capace di smuovere le più profonde corde dell’orrore nell’animo umano, come sostenuto di recente anche dal sempre mirabile Conte in questo post.
Orbene, si stava elucubrando con il mio ragazzo sui consistenti parallelismi tra i Malefici Quattro e Cavalieri dell’Apocalisse quando è saltato fuori questo articolo.

Ormai siamo ben oltre Schelling (ricordate? “l’ambiguità del reale è tale che il Bene stesso può generare il Male”): i Teletubbies sono un male agostiniano, un male ontologico che si spande a macchia d’olio generando altro male. Come spiegare altrimenti che quel «senso di orrore ancestrale, non scevro di sfumature lovecraftiane», per dirla sempre con le parole del Conte, si espanda dall’oggetto della critica alla critica stessa, sostanzializzando essa stessa in oggetto di orrore? Per capire bene di che cosa sto parlando, consiglio di leggere l’articolo – risalente al 1999 – in cui l’autore, dall’emblematico pseudonimo di Montalk, si lancia in un’appassionata teletubbiologia per salvarci da questi «incroci alieni-nazisti in costume».
«Il più importante e attento articolo riguardo i Teletubbies sul web» parte da un’anlisi dei personaggi: dalla femmina gialla, la cui antenna a forma di coda di maiale è una chiara allegoria di come le donne siano tutte troie, al “maschio” Tinky-Winky, notoriamente gay per via della borsetta, della gonna e dell’ostentato triangolo rovesciato; dal «più piccolo “negroide” maschio» verde con antenna fallica (il cui cappellino portato con orgoglio è una chiara allusione al preservativo) alla femmina Po dall’antenna con il buco, ovvia allusione al sesso anale. Avete già mal di testa? Questo non è ancora niente.

Non solo l’autore si scaglia contro le allusioni sessuali insite nei Teletubbies in generale e in Tinky-Winky in particolare («C’è qualcosa di sbagliato nell’essere gay? Certo che sì, ma è diventato così frequente oggi che nessuno fa caso due volte a questo fenomeno»): come dimenticare infatti il «bimbo ariano nel sole», la «girandola-svastica», il «Grande Fratello come narratore» e l’inquietante altoparlante i cui autoritari ordini “E’ l’ora dei Teletubbies, è l’ora dei Teletubbies!” vengono eseguiti alla lettera dagli asserviti pupazzi?
Ma i Teletubbies non sono solo nazisti, di estrema sinistra e sessualmente promiscui – come se non fosse abbastanza – ma sono anche e soprattutto ibridi veneratori dei Grey. Non si spiega, altrimenti, la «Tubbiedrome», il «contatto del terzo tipo» (orso a parte), il blasfemo rito dei «Tubbiecustard & Tubbietoast» chiara degenerazione dell’Eucarestia cattolica in cui «il Tubbiecustard viene fuori da una forma fallica che sgorga, come un pene che eiacula, dietro la macchina dal quale ogni Teletubby sospettosamente salta su e giù con la mano poggiata sul suo inguine».

Ripeto per la terza volta il mio consiglio: leggete l’articolo dall’inizio all’ammonimento finale. Perché «tu, lettore, puoi reputare tutto questo come un esercizio di futile paranoia, ma sappi che il futuro mentale di tuoi figlio, o di tutti i giovani che conosci che guardano i Teletubbies, sta nelle tue mani. Puoi pesare il suo futuro con il tuo desiderio per la tua ignoranza. E se, per caso, tu stessi facendo la scelta sbagliata, non ti lamentare se tuo figlio diventa un simpatizzante degli alieni, un omosessuale o un tecnocratico Nazista».

9 Comments

  1. Io a questo gli faccio scrivere la prefazione di una antologia avant pop. E a te, mia Shelidon, se il tuo cuore già non battesse per qualcun altro, ti impalmerei facendoti mia erede universale.

  2. Conte, sarebbe un’idea meravigliosa, ma state attento: mi sa che è serio.

    Quadrilatero, serve un esorcista? Ne conosco di a buon mercato!

    Cavaliere, essi sono tra noi! brr…

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