Thor # 94

Gli Illuminati (Illuminati da New Avengers Illuminati special del maggio 2006). Un disegno retrò per una storia ambientata nel passato, in cui Tony "Iron Man" Stark convoca nel Wakanda una riunione con re T’Challa, il dr. Strange, Charles Xavier, Reed Richards, Freccia Nera e Namor. Scopo della riunione al vertice è creare una commissione che, […]



Gli Illuminati (Illuminati da New Avengers Illuminati special del maggio 2006). Un disegno retrò per una storia ambientata nel passato, in cui Tony "Iron Man" Stark convoca nel Wakanda una riunione con re T’Challa, il dr. Strange, Charles Xavier, Reed Richards, Freccia Nera e Namor. Scopo della riunione al vertice è creare una commissione che, dopo i "recenti" avvenimenti della guerra tra Kree e Skrull che ha quasi distrutto la Terra, condivida le informazioni e prevenga il verificarsi di simili eventi, prendendo decisioni difficili circa le linee d’azione e le questioni diplomatiche. La storia ha una struttura interessante, con il dissenso che cresce gradualmente tra gli uomini della riunione, gli "illuminati" appunto: prima Pantera Nera solleva la questione morale (e l’autore o commette un errore, non attribuendo quest’osservazione all’etica di Charles Xavier, o si adegua alla recente disastrosa ed infamante rivisitazione dell’integrità del personaggio): "Avete appena deciso in modo autonomo di essere i protettori della terra. E che voi, e solo voi, non i vostri compagni né le vostre famiglie, siete degni di fiducia per questo compito". Successivamente è la volta di Namor, quando Iron Man propone di tendere una trappola a Hulk e spedirlo nello spazio, in esilio, in modo che non possa più perdere il controllo e fare del male a nessuno. Altra questione morale, cui il signore di Atlantide risponde: "Un momento Bruce Banner è vostro alleato e quello dopo volete spedirlo nello spazio? Tu eri un alcoolista [rivolgendosi a Tony Stark]. Ti hanno forse fiondato sul sole?". Altra questione morale, non più di carattere amministrativo-politico, ma prettamente etica, che causa la fuoriuscita di un altro membro della confraternita degli "illuminati". L’ultima parte della storia è recente ed è la base per il futuro "Guerra Civile": Tony Stark convoca Namor, Freccia Nera, Reed Richards e il dr. Strange (Xavier è ancora latitante dopo House of M) ed espone loro il progetto del governo, ovvero l’annosa questione della legge sulla registrazione dei mutanti, questa volta concentrata sui supereroi che dovranno quindi assumere un ruolo ufficiale nella polizia. Secondo Stark, bisognerebbe appoggiare apertamente la legge come gesto politico, per evitare conseguenze tragiche: "L’agitazione che sta già montando si trasformerà in rabbia e ogni politico in cerca di pubblicità apparirà in tv per dire agli americani come intende salvare il mondo da questi superpazzi scatenati che credono di essere al di sopra della legge. La metà di noi sarà d’accordo e l’altra metà no. E per via di questa miniribellione, i nostri legislatori saranno costretti a dispensare delle punizioni esemplari ad alcuni di noi. Tipo il nostro amico Uomo Ragno. Una persona su cui montare un caso. Qualcuno da smascherare in tv. A cui distruggere il matrimonio e la famiglia e affibbiare un paio di crimini. Per darlo in pasto al mondo. E il paese si spaccherà. Si formeranno degli schieramenti e la gente si farà del male. Amico contro amico. Persone un tempo nemiche si ritroveranno unite contro una causa comune. Amici che moriranno per mano di ex alleati o compagni di squadra". Il dissenso alla linea d’azione di Stark per impedire tutto questo (ovvero appoggiare incondizionatamente la legge) è quasi totale: Namor ("Prima ti liberi di Hulk e ora hai trovato il modo per liberarti di noi"), Strange ("E’ sbagliato. Ci arrenderemmo alla paura e all’ignoranza di altri") e Freccia Nera (che ovviamente non parla). Solo Reed "l’idiota" Richards è d’accordo con Stark. Molti sono i punti interessanti della storia:
– la trama in tre fasi temporali successive;
– lo stile retrò del disegno nelle prime due fasi;
– il ritorno della "questione etica", che era stata appena abbozzata all’inizio di House of M riguardo alla sorte di Wanda e che da tempo latitava, un ritorno in toto che tocca in un colpo solo politica, etica e legge;
– il preludio a "Guerra Civile", in cui naturalmente succederà ciò che Stark prevede in questa storia… ma questo lo rende nel giusto?
Per inciso, continua il processo di politicizzazione del personaggio di Tony Stark, mentre si nota qualche sforzo per caratterizzare il povero Freccia Nera che, con il suo problema alle corde vocali, rischia di fare un po’ la parte di Zittino Bob nel film di Kevin Smith. Da notare le vignette di reazione muta alla proposta di Iron Man riguardo alla legge: un Richards colto di sorpresa con il blocco degli appunti in mano, Strange a braccia incrociate con un sopracciglio alzato ("eh? ma fai sul serio?") e la faccia spettacolare di Namor ("oddio, ma questo è idiota!"), mentre l’espressione di Freccia Nera, in tre vignette successive veramente efficaci, è lasciata alle ultime pagine.

Il collettivo – seconda parte (The Collective da New Avengers #18 del giugno 2006). Nel numero precedente, che non ho recensito, un’entità misteriosa e pericolosa era precipitata sulla Terra e aveva seccato gli Alpha Flight oltre a gran parte della popolazione del Canada, passeggiando poi fino agli Stati Uniti. I Vendicatori si erano lanciati all’inseguimento chiedendo aiuti esterni tra cui quello di Sentry, troppo depresso per accettare, Sharon Carter (la favorita di Nick Fury, per chi ha letto il pessimo Guerra Segreta) e Carol Danvers: al termine del numero, mentre Iron Man era riuscito a fermare l’entità parlandogli, Carol era arrivata e l’aveva attaccato, venendo abbattuta dopo uno strano effetto di fiamme che ricordava i tempi in cui la fanciulla era dotata di potere cosmico. Questo numero ricomincia da dove l’altro si era interrotto: Tony Stark chiama la Visione (ma non era morto?) e si mette in mezzo tra l’entità e i civili, affidando ai vendicatori il compito di portarli in salvo. "Preferirei che foste qui per raccontare cose piacevoli sul mio conto quando sarò morto, piuttosto che il contrario", dice. Con licenza parlando, ci sarebbe stata bene una pernacchia dalle retrovie, a questo punto, ma non ci sono più gli autori di una volta. In ogni caso, l’entità si rivela più letale del previsto: non pago di aver atterrato Carol (e dopo averci giocato in Ultimate Alliance so quanto sia impresa difficile), disintegra l’armatura di Tony lasciandolo… no, non nudo, per fortuna. Stark viene salvato dalla stessa Carol, che gli conferma di essere tornata in possesso dei suoi poteri cosmici dopo l’impatto con l’entità e torna alla carica, ma viene abbattuta. E’ a questo punto che giunge l’inatteso Sentry e sposta il combattimento nello spazio. A terra Carol fornisce il più importante indizio sulla natura dell’entità (lo so perché sono andata a leggere la trama completa e so di che cosa si tratta): "giuro su Dio era come se cinquanta diversi superpoteri stessero lottando per colpirmi. Prima il ghiaccio, poi i campi di forza, poi il… ["magnetismo", completa Capitan America]. Era proprio come… come quando un branco di balordi ti assale e tutti cercano di colpirti, ostacolandosi anche tra di loro". Il punto è proprio questo, ma non dico altro. Il numero si conclude alla base, dove l’Uomo Ragno e Visione analizzano i tracciati dell’entità e scoprono delle corrispondenze con Magneto, Quicksilver e Polaris. "So cos’è", dice Spiderman. E anch’io so cos’è.
Non è una cattiva storia ed i disegni non sono male: molto buona la sceneggiatura, con un passaggio molto ben fatto in cui Wolverine assiste Carol Danvers per farla tornare in sé dopo la batosta e delle buone battute tra cui quella immediatamente successiva alla ripresa di coscienza.
   
"Dove sono?"
   
<risposta di Luke Cage> "Cleveland."
    "Cosa?"
   
<indicando un edificio vicino> "Quella è la Hall of Fame del Rock and Roll"
    <con sguardo sognante> "Le mutande di Bono sono là dentro."
    <girandosi verso Capitan America> "Sta bene."
Per inciso, sia in questa storia che nella precedente continua la storia d’amore tra Tony Stark e Spiderman. Se il primo infatti si preoccupa tanto che possa succedere qualcosa al secondo per colpa dei media, il secondo non è da meno e non rinuncia a commentare "E’ un grande" in sua difesa di fronte al personale dello S.H.I.E.L.D. o a dirgli con aria a dir poco allusiva: "Noi abbiamo dei files? Ma stiamo insieme solo da due settimane!". Dai, cosa aspettano ad annunciare l’unico evento Marvel che davvero sconvolgerà l’universo finora conosciuto? Già mi vedo le copertine: Tony Stark – Il matrimonio.

La covata II (The Brood II da Ms. Marvel #2 del giugno 2006). Disegni davvero buoni per una storia inutile che non commento nemmeno.

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