Abitare #468

Indice del numero di gennaio e commenti sparsi        News Diario australiano Vienna, Grosser Banhof Anniversari eccellenti, i cinquant’anni del museo dell’architettura di Helsinki, il cinquantenario dall’inaugurazione della Galleria d’arte di Louis Kahn per la Yale University, gli ottant’anni di Oswald Mathias Ungers e vari anniversari per il Bauhaus di Dessau Rispettare il Matterhorn, un […]

Indice del numero di gennaio e commenti sparsi

       News

  1. Diario australiano
  2. Vienna, Grosser Banhof
  3. Anniversari eccellenti, i cinquant’anni del museo dell’architettura di Helsinki, il cinquantenario dall’inaugurazione della Galleria d’arte di Louis Kahn per la Yale University, gli ottant’anni di Oswald Mathias Ungers e vari anniversari per il Bauhaus di Dessau
  4. Rispettare il Matterhorn, un articolo davvero interessante e sensato che pone il pollice verso sul progetto di una gigantesca struttura detta "piramide" a quattromila metri sul Matterhorn (Alpi svizzere). «Perché appiattire [il fascino dell’irraggiungibile] in nome di una finta esigenza sociale che, sotto la scusa di permettere a tutti di raggiungere 4000 metri di altitudine per ammirare le Alpi, rischia di involgarire l’intero panorama? Perché non avere il coraggio di porsi dei limiti nel rispetto di una natura ancora quasi incontaminata?» Quoto e sottoscrivo.
  5. Milano: esperienze e paesaggi dell’abitare, riguardo all’AIM – Associazione Interessi Metropolitani
  6. L’Italia che cambia, su alcuni interessanti progetti di riqualificazione storica a Modena (Guido Canali) e a Napoli (Corvino e Multari)
  7. Bohlin Cywnski Jackson: 12 case, interessante rassegna di opere di questo architetto che personalmente conoscevo solo superficialmente, in un libro edito da Damiano Editore e che personalmente comprerò senz’altro
  8. Schindler: accessibilità per tutti, sull’annosa questione dell’accessibilità e sul premio "Access for all"
  9. Lanciacafé, riguardo alla bellissima installazione allo scorso festival del cinema di Torino: un progetto di locali con design all’avanguardia di Ludovica e Roberto Palomba
  10. Velux Atika, una casa a risparmio energetico in clima mediterraneo dal famoso leader dei serramenti (anche se detto così suona riduttivo)
  11. Habitat, Valencia, la fiera del mobile, decorazione, complemento e illuminazione che meriterebbe una visita
  12. Electrolux design lab 2006, concorso vinto dal giovane studente turco Metin Kaplan con un contenitore a comparti per trasportare il cibo (una modernissima schiscieta, per chi sa il dialetto milanese)
  13. Lea ceramiche, legittimazione di appartenenza, un libro che parla di piastrelle e che mi sa non fa per me
  14. Moormann: abitare nel bosco, su una casa «a metà tra l’installazione, la sculcura e il sogno»; certo essere nel bosco e trovarsi di fronte questa bizzarra capanna modernista farebbe un certo effetto a chiunque, e non necessariamente un effetto positivo
       Nail Collector’s House: una casa di Steven Holl a Essex, NY. Finestre a caso, mobili componibili e pareti storte, ma Steven Holl è sempre Steven Holl.
       BURST*, casa prototipo. Un esperimento di costruzione interamente in moduli di compensato tagliati e forati da una macchina a controllo numerico, sostenuta e arredata modularmente e con asterischi in facciata (e fosse questa la cosa più bizzarra).
      Casa Branca, Buscate. Sottotitolo: «nel solco del moderno, sulle tracce del contesto», ma Roberto Muscazzini sembra averle perse (le tracce del contesto) sin dalle prime fasi di progettazione: un inguardabile intervento nel centro storico.
      Cherubino Gambardella: il palco, il canyon, il deserto. Un servizio sul noto architetto d’interni
      Max Mara una storia italiana: cappotti, allestimento, architettura. Tra l’allestimento di Berlino e lo stabilimento-outlet di Reggio Emilia.
      Gabriele Pezzini, Luca Nichetto, Lorenzo Damiani, Giulio Iacchetti, su questi quattro giovani designer italiani (rispettivamente Hermès, Euro3Plast, IB rubinetterie, Caimi Brevetti)
      Milano: Triennale Bovisa, sul nuovo polo espositivo; a me "il centro che si allontana" è un’espressione necessaria e sufficiente a far girare le scatole, ma nella fattispecie il progetto non mi dispiace. Si vedrà che cosa ne uscirà (di buono?)
      Dopo la T Bovisa dedicata all’arte: in Italia spazi per l’arte contemporanea vs. spasi per la cultura del progetto, forse l’articolo più interessante del numero
      Paesi Baschi Bacco veste Gehry. E’ un po’… un po’… come dire… è… oddio, ha delle lamine di titanio tutte aggrovigliate (che novità) di cui una fucsia.
      Esiste un mondo fuori dalle mura di Verona. Fotografie di Gabriele Basilico per l’archeologia industriale veronese: magazzini generali, arsenale, la "fabbrica del ghiaccio rapido" (???)
      Marina Bolla: spazi di cose. Fotografie
      A Santa Fe, Nuovo Messico un museo celebra la passione per l’arte popolare di Alexander Girard
      Jannis Kournellis. Atto unico alla fondazione Arnaldo Pomodoro
      Produzione:uffici. Una rassegna di mobilio per uffici di ogni genere
     

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