"All this he saw, for one moment breathless and intense, vivid on the morning sky; and still, as he looked, he lived; and still, as he lived, he wondered."

La Magdalena – Sangue Santo

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Magdalena: Il sangue dell’agnello #1 (Magdalena: Blood of the lamb #1, aprile 2010);
Magdalena: Il sangue dell’agnello #2 (Magdalena: Blood of the lamb #2, giugno 2010);
Magdalena: Il sangue dell’agnello #3 (Magdalena: Blood of the lamb #3, agosto 2010);
Magdalena: Il sangue dell’agnello #4 (Magdalena: Blood of the lamb #4, novembre 2011);
Magdalena: Il sangue dell’agnello #5 (Magdalena: Blood of the lamb #5, febbraio 2011);
Magdalena: Il sangue dell’agnello #6 (Magdalena: Blood of the lamb #6, maggio 2011).

Nell’articolato universo Top Cow, la Magdalena è una delle principali forze in gioco: armata della lancia di Longino, l’arma che trafisse Cristo sulla croce versandone l’ultimo sangue, la Magdalena ha poteri mistici discendenti direttamente da Cristo e li tramanda di madre in figlia, attraverso generazioni di guardiane della Chiesa. Nelle storie di Darkness, dell’Angelus e di Witchblade, ha alternativamente svolto le funzioni di aiutante e di avversaria, oltre ad apparire anche in altre testate Top Cow tra cui Tomb Raider e Vampirella. In Italia è stato già pubblicato un volumetto che il sito della Panini dà come esaurito, una storia autoconclusiva in quattro numeri di Brian Holguin ed Eric Basaldua, che vede come protagonista Patience, la terza Magdalena in ordine di continuity nonché quella incontrata da Sarah Pezzini in Witchblade #62, la prima a dichiararsi indipendente dall’Inquisizione. Questo Sangue Santo, invece, non ha nulla a che vedere con la storia di una precedente Magdalena, sorella Rosalia, probabilmente madre sia di Patience che di Mariella, la Magdalena di mezzo. Rosalia è la seconda Magdalena apparsa in ordine di pubblicazione anche se la prima in ordine cronologico (se si esclude Benedetta Maria Ferro che appare in un flash-back di Darkness) ed era apparsa nella serie Blood Divine, di Marcia Chen e Joe Benitez, una storia di assassinii commessi da vampiri in Francia. In questo caso, invece, Sangue Santo è la solita traduzione col culo fatta dai nostri creativi italiani, creativi e ignoranti o creativi e in malafede perché bisogna necessariamente essere una delle due cose per tradurre il titolo di un volume con un titolo diverso ma identico a quello di un altro volume, non ancora edito in Italia. Il titolo originale di questo volume dovrebbe essere Sangue dell’Agnello (Blood of the Lamb) e la storia è recentissima, del 2010, il primo ciclo narrativo di una serie dedicata alla Magdalena, scritta per l’occasione da quel Ron Marz che ha rilanciato Witchblade e disegnata da Nelson Blake II (Witchblade – Trinità Infranta) e David Marquez (che nel suo curriculum vanta di aver lavorato a A scanner darkly). E la storia di apertura di questa serie, c’è da ammetterlo, non è affatto incoraggiante: una setta ha trovato da qualche parte un bambino che dichiarano essere figlio di Satana e con il quale progettano di rilasciare l’Apocalisse, così il cavaliere di Malta protettore della Magdalena si mette sulle tracce della ribelle Patience e la convince a tornare nei ranghi per scongiurare l’Apocalisse. Il solito brodo che piace tanto agli americani, riproposto dopo appena una veloce riscaldata al microonde e senza nemmeno la grazia di una spolverata di parmigiano fresco, con colpi di scena talmente telefonati che non me la sento nemmeno di chiamarli tali e disegni piacevoli, ma tutto sommato mediocri. Non un inizio incoraggiante, ma staremo a vedere.

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Ah, a proposito, forse non tutti sanno che…
…la questione di Maria Maddalena come sposa di Cristo e madre di suo figlio, tanto cara agli americani e portata alla ribalta dal Codice da Vinci, trae origine da un’espressione greca ambigua nel Vangelo apocrifo di Filippo, scritto tra il secondo e il terzo secolo, in cui la Maddalena viene definita koinônos di Cristo, termine che indica una persona affettivamente vicina e può significare “compagna” in tutte le varie accezioni del termine italiano. Quello della discendenza di Cristo è un concetto talmente popolare che compariva persino in Dogma.
…la lancia di Longino, spesso erroneamente definita dagli americani come l’arma che uccise Cristo sulla Croce, è descritta nel Vangelo di Giovanni, anche se il nome del soldato viene fornito per la prima volta solo nell’apocrifo Vangelo di Nicodemo, e come tale è parte della continuity cattolica. Una punta della lancia è conservata nella Basilica di San Pietro, anche se la Chiesa non ne ha mai ufficialmente dichiarata l’autenticità, mentre altre punte sono conservate ad Echmiadzin (Armenia), a Vienna e a Krakovia. Come spesso accade in fatto di reliquie, l’abbondanza non fa calare i prezzi. La lancia di Longino appare spesso nella cultura popolare come uno strumento fondamentale per rilasciare l’Anticristo e dare inizio all’Apocalisse: era uno tra i nodi principali, tra le altre cose, della trama tessuta nel film Constantine, con cui questo fumetto condivide le idee più banali ma, ahimé, non anche quelle più brillanti.
…l’Anticristo come figlio del demonio e seme dell’Apocalisse è un volo pindarico notevole, anche se straordinariamente diffuso, a partire da due passi nel vangelo di Giovanni e da una lettera di Paolo: nelle scritture l’anticristo (lettera iniziale minuscola) è semplicemente un falso profeta, che si presenta come salvatore ma non è altro che un impostore.
…i Cavalieri di Malta esistono ancora e sono l’ordine cavalleresco più antico al mondo.

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