BIM in Svizzera – Panoramica generale

Negli ultimi mesi, insieme ai miei nuovi collaboratori, ho avuto il piacere di lavorare per alcuni clienti in Svizzera e mi sono dovuta confrontare nuovamente con il mondo delle norme SIA, delle linee guida USTRA e Bauen digital Schweiz. Durante il lavoro preparatorio, ho avuto modo di confermare un paio di informazioni che già mi erano […]

Negli ultimi mesi, insieme ai miei nuovi collaboratori, ho avuto il piacere di lavorare per alcuni clienti in Svizzera e mi sono dovuta confrontare nuovamente con il mondo delle norme SIA, delle linee guida USTRA e Bauen digital Schweiz. Durante il lavoro preparatorio, ho avuto modo di confermare un paio di informazioni che già mi erano saltate all’occhio quando mi ero approcciata a quel mondo per la prima volta, con l’uscita della strategia svizzera nel 2016:

  1. La maturità digitale svizzera non è troppo dissimile da quella francese e da quella italiana: se da un lato può vantare una superiore maturità in alcuni settori (principalmente quelli assicurativo e bancario), dall’altra mancano poli attrattivi della forza di Milano e Parigi. La maturità digitale dei vari settori è consultabile a questo indirizzo.
  2. Alcune parti della Svizzera appaiono figlie di un dio minore: sia le norme tecniche che le linee guida relative al BIM sono disponibili in tedesco e in francese, ma non in italiano.

Terminata l’ultima importante consegna, finalmente posso chiudere il 2019 (meglio tardi che mai) e offrire una soluzione, almeno al secondo problema. Perché è vero che la maggior parte dei colleghi svizzeri parla bene il francese o il tedesco, ma un conto è saper sostenere una conversazione di progetto in una seconda lingua e un conto è misurarsi con linee guida tecniche su un tema che si conosce poco.

Non ho le risorse per lavorare ad una traduzione completa delle linee guida del Bauen digital Schweiz, per il momento, ma posso fornire una panoramica di cosa contengono e di quali sono le principali differenze nell’approccio svizzero rispetto ad altri framework di cui mi sono già occupata in passato. Ormai tutte le mie lezioni sono disponibili su questo blog o pubblicate sui quaderni annuali.

BIM@Ch_01_2019.09.16


 

1. Le norme SIA

Il principale testo tecnico riguardo al BIM prodotto dall’associazione svizzera di architetti e ingegneri (SIA) viene definito un leaflet, un opuscolo, e si tratta del testo nr. 2051: Building Information Modeling (BIM) – Basics for
applying the BIM method. È concepito come un testo di supporto all’adozione e all’attuazione del BIM nella pratica quotidiana di architetti, ingegneri e specialisti, costruttori e gestori. Un testo generico e ad altissimo livello, quindi, e anche questo è disponibile solo in francese che in tedesco, a cifre non esattamente modiche.

La specifica si concentra principalmente al mondo degli edifici, lasciando da parte per il momento le infrastrutture. La roadmap per l’adozione del BIM in Svizzera prevede infatti delle soglie relative alla caratteristica dell’opera, al contrario dell’Italia in cui la soglia riguarda gli importi ma non la tiplogia.

Oltre alla 2051, SIA ha pubblicato due ulteriori documenti in supporto pratico all’applicazione del BIM con due obiettivi specifici:

È inoltre disponibile un testo relativo ai contratti, il SIA 1001/11, sia in tedesco che in francese: si tratta di un’appendice contrattuale da utilizzare nel caso le parti abbiano deciso di svolgere il progetto in BIM, per il quale è disponibile anche un testo di commento.

Mentre il 2051 e il 1001/11 sono disponibili sia in tedesco che in francese, incluso il commento relativo a quest’ultimo, la 0270 e la 0271 sono disponibili solo in tedesco.
Dato che si tratta di testi a pagamento, tuttavia, non mi è possibile fornire una linea guida italiana. Non in questa sede, almeno.


 

2. Le linee guida

Al contrario delle norme SIA, le linee guida sviluppate dal Bauen digital Schweiz sono disponibili per il download gratuito e posso quindi dilungarmi un po’ di più sul loro contenuto. Pubblicherò degli articoli specifici su alcuni di questi testi, ma per il momento lasciatemi fare una panoramica generale degli strumenti a disposizione. Fornisco di preferenza i link per il download delle versioni in francese: per il tedesco, potete sfogliare questa pagina.

  • Stadi evolutivi del BIM in Svizzera – Progettare, costruire e gestire “numericamente” (Etapes d’évolution du BIM Suisse – Planifier, construire et exploiter numériquement), disponibile sia in francese che in tedesco, in cui scopriamo che anche la Svizzera ha i suoi “livelli” del BIM e sì, naturalmente sono diversi sia da quelli italiani che da quelli britannici (pace all’anima loro) che da quelli della ISO 19650;
  • BIM Workbook – Comprensione (BIM Workbook – Compréhension), sia in francese che in tedesco: 62 pagine di introduzione generale al BIM, compresi i principi dell’open BIM e dell’IFC (Bauen Digital Schweiz ospita il capitolo svizzero di buildingSMART), il concetto di progressione informativa del modello e livello di sviluppo (LOD), ruoli e responsabilità nel framework, i principi per impostare un modello inormativo.

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  • BIM contrattuale, ruoli, prestazioni – Dossier tecnico (Contrat BIM, rôles, prestations – Cahier technique), disponibile sia in francese che in tedesco, mette in evidenza i ruoli principali della prassi internazionale (BIM manager, BIM coordinator, BIM specialist) e introduce ruoli propriamente svizzeri (spesso mutuati dal framework britannico) tra cui l’information manager lato cliente e quello che in passato mi è capitato di chiamare Lead BIM coordinator, il coordinator dei coordinator, il coordinator al di sopra dei BIM coordinator disciplinari. Confortante che nemmeno la Svizzera approvi l’idea del BIM manager di progetto, espressione che ho sempre trovato confonda solamente le idee.
  • Definizione del LOIN Svizzeri (LOD) – Comprensione, disponibile sia in tedesco che in francese (Définition swiss BIM LOIN- (LOD) – Compréhension): in cui viene chiarito il concetto di requisito informativo (chiamato Livello di fabbisogno informativo, LOIN, proprio come quello della ISO 19650) e sua implementazione ai diversi livelli di dettaglio (LOG / LOI). Il principale punto di interesse di questo testo è, oltre all’approccio nella definizione dei livelli di sviluppo, la relazione tra specifica (LOIN) ed esecuzione della stessa (LOD = LOG + LOI).

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  • BIM Master Plan – Comprensione (Plan directeur BIM – Compréhension) e relativo documento di applicazione (Plan directeur BIM – Application et variantes du modèle), entrambi sia in francese che in tedesco, in cui viene affrontato il funzionamento generale di un processo BIM al di fuori del ciclo di progetto e vengono messi a sistema documenti e processi che nella ISO 19650 abbiamo imparato a chiamare OIR (Organization Information Requirements). Nel suo documento di applicazione, vengono fornite delle varianti, una matrice di responsabilità e mappe di processo per varie situazioni, ad esempio lo scenario in cui non si dispone di un modello informativo delle condizioni esistenti di una gara d’appalto o ci si trova in assenza di specifiche tecniche. Si tratta di una delle linee guida più utili, nell’attuale panorama europeo.
  • Piano d’utilizzo del BIM, suddiviso in un testo di comprensione e nel relativo documento di applicazione (Application et variantes du modèle): anch’essi sono disponibili sia in francese che in tedesco e costituiscono una guida a quelli che chiamiamo usi del modello.

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  • BIM Execution Plan – Comprensione (BIM-Projektabwicklungsplan – BAP), disponibile solo in tedesco, che fornisce una panoramica al BIM Execution Plan.
  • Catalogo dei parametri per il Facility Management (Datenfeldkatalog BIM2FM – Arbeitsdokument), disponibile solo in tedesco: rispetto alle tradizionali linee guida, si tratta di un testo concepito nello specifico per committenti e clienti (che siano proprietari o costruttori) del progetto di un edificio, in modo da consentirgli di dialogare con un progettista specializzato nella gestione, in specifici momenti del processo costruttivo.
  • Un documento specifico relativo al COBie (COBie – Arbeitsdokument), anch’esso disponibile solo in tedesco;
  • AIM / PIM – Documento di lavoro (LIM / IMB-Arbeitsdokument), l’ultimo documento di tre relativo al facility management, in cui si esplora il processo di trasformazione di quello che la ISO 19650 chiama PIM (Project Information Model), ovvero il modello informativo di progetto, nell’AIM (Asset Information Model), il modello informativo per la gestione.

 

3. Prossimamente

A partire dai documenti sul Livello di Sviluppo e sugli Usi del Modello, cercherò di darvi una panoramica più precisa di cosa contengano le linee guida svizzere e di che cosa ci può essere utile mutuare, che noi si lavori in Svizzera o meno.

 

5 Comments

  1. Salve,
    complimenti dell’articolo.
    Vorrei, se possibile, avere un suo parere.
    Frequento un Master di secondo livello in Bim Manager presso il Politecnico di Milano. Vorrei sapere se la svizzera può essere un buon posto dove poter lavorare come Bim Manager. Da alcuni articoli ho appreso che la svizzera è molto indietro con l’utilizzo del processo Bim e mi piacerebbe conoscere un suo parere.
    Grazie

    1. Buonsera Gianluca,
      grazie per la domanda. Credo che qui tuttavia la questione sia un’altra: non si diventa BIM manager con un master. Un BIM manager ha sulle spalle la responsabilità delle scelte strategiche aziendali e, di conseguenza, la vita di diverse persone: al massimo un buon master può fornire le basi, ma è necessaria molta esperienza sul campo. Inizi come assistente di un Coordinator.

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