Epicureismo puro

Ebbene sì, sto godendo come la bastarda che sono, non ci posso fare niente. Giuro. E’ la mia natura. Nulla mi dà infantile gioia più intensa e che ricevere insulti inconsulti da un cretino che rosica. Il mio cuore si allarga e il mio spirito si innalza: non importa se il motivo del suo risentimento […]

Maxfield Parrish, "Ecstasy"

Ebbene sì, sto godendo come la bastarda che sono, non ci posso fare niente.
Giuro.
E’ la mia natura.
Nulla mi dà infantile gioia più intensa e che ricevere insulti inconsulti da un cretino che rosica. Il mio cuore si allarga e il mio spirito si innalza: non importa se il motivo del suo risentimento sia concreto o meno, il meccanismo ormai in me è innestato, deve trattarsi di un amico veramente caro perché io riesca a fermare gli ingranaggi del mio epicureismo per spendere tempo a spiegargli che se l’è presa senza motivo. In caso contrario, il piacere e tanto più perfetto quanto più n
on c’è bisogno di fare nulla per sputtanare il cretino in questione, che tendenzialmente si è già rovinato con le proprie mani. Nel caso specifico, questa sera mi sento come l’eletto di Oscar Wilde, al mondo per non fare nulla se non contemplare la propria perfezione.

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